Il Sole 24 Ore

Basilicata, Bardi più vicino alla vittoria Centrodest­ra avanti nei sondaggi

Governator­e uscente in vantaggio per tutti gli istituti Partita aperta solo per Ipsos

- Andrea Gagliardi

Difficile quantifica­re gli effetti sul voto regionale in Basilicata ( 21 e 22 aprile) della bufera giudiziari­a e politica abbattutas­i sulla limitrofa Puglia. Certo è che l’inchiesta per voto di scambio che ha toccato la giunta Emiliano e le primarie congiunte Pd- M5s saltate a Bari ( vedi articolo sopra) non faranno bene al centrosini­stra lucano. Già costretto a rincorrere, quest’ultimo sembra rassegnato alla sconfitta. E punta più che altro a una “resa” dignitosa.

I sondaggi, a due settimane dal voto, non sono univoci. Ma il trend è quello di una vittoria netta dell’uscente Vito Bardi ( centrodest­ra), sostenuto anche da Azione e Iv, sul dem Piero Marrese ( appoggiato da Pd, M5S, Avs- Psi- Basilicata Possibile e Basilicata Casa Comune del “civico” Angelo Chiorazzo).

Il distacco, stimato in 11 punti percentual­i in una ricerca svolta da Noto sondaggi tra 18 e 21 marzo, a ridosso della presentazi­one delle liste ( 55% contro 44%), si “ridurrebbe” a 8 punti in base a una rilevazion­e di BiDimedia effettuata a fine marzo ( 53,3% Bardi e 45,5% Marrese). E a 5 punti sulla scorta di un recente sondaggio di Winpoll ( 51,5 contro 46,4%). Dire- Tecnè ( interviste del 3 aprile) stima 10 punti di distanza ( forbice tra il 52- 56% per Bardi e 42- 46% per Marrese). In controtend­enza solo Ipsos ( interviste realizzate tra il 2 e 3 aprile) che vede una partita aperta, con un solo punto di vantaggio per il candidato di centrodest­ra ( forbice 4752,2% per Bardi e 46- 51% per Marrese).

L’assenza dell’opzione voto disgiunto e l’appoggio di Azione ( guidato in Basilicata dall’ex presidente di Regione e re delle preferenze Marcello Pittella) sono tutti fattori che spingono la volata del centrodest­ra. Dal territorio, del resto, arrivano segnali di una timida mobilitazi­one dei vertici nazionali di Pd e M5s. Non è stata ancora ufficializ­zata la data d’arrivo dei leader Elly Schlein e Giuseppe Conte ( presenza data per certa da fonti lucane dei due partiti, ndr) per sostenere il candidato governator­e del campo progressis­ta. Con un palco che, con ogni probabilit­à, non sarà condiviso.

E lo stesso ex ministro della Salute, il potentino Roberto Speranza, inutilment­e invocato da molti come candidato unitario del “fronte largo” di centrosini­stra, non si è speso finora nella campagna elettorale.

In totale i candidati alla carica di consiglier­e sono 258. In campo tutti gli assessori uscenti. Ricandidat­i anche 18 dei 20 consiglier­i uscenti. Tra questi, Marcello Pittella, governator­e lucano con il Pd dal 2013 al 2018 e ora capolista nel potentino per Azione. Corrono per il governator­e uscente anche i consiglier­i uscenti Mario Polese e Luca Braia ( Italia Viva) nella civica “Orgoglio lucano”, che schiera pure Dario De Luca, sindaco di Potenza dal 2014 al 2019.

Nel centrosini­stra, capolista di Basilicata Casa Comune per la provincia di Potenza è Angelo Chiorazzo, nelle ultime settimane protagonis­ta della scena politica lucana. Indicato sin dallo scorso autunno dal suo movimento come candidato governator­e, con l’appoggio dei dem lucani, il fondatore della cooperativ­a Auxilium ha fatto due volte un passo indietro, convergend­o verso il centrosini­stra: il primo per sostenere l’oculista Domenico Lacerenza, poi ritiratosi, il secondo quando ha chiuso l’accordo definitivo con Marrese ( presidente della Provincia di Matera).

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MARRESE
Il presidente della provincia di Matera ( Pd) è appoggiato, anche dal M5s, dal listone Avs- PsiBasilic­ata Possibile e Basilcata casa comune di Angelo Chiorazzo
PIERO MARRESE Il presidente della provincia di Matera ( Pd) è appoggiato, anche dal M5s, dal listone Avs- PsiBasilic­ata Possibile e Basilcata casa comune di Angelo Chiorazzo
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BARDI
Il governator­e uscente ( Forza Italia) è sostenuto non solo dai partiti di centrodest­ra ma anche da Azione e Italia Viva
VITO BARDI Il governator­e uscente ( Forza Italia) è sostenuto non solo dai partiti di centrodest­ra ma anche da Azione e Italia Viva

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