Riciclo della plastica, al via impianto Iren da 45 milioni
A Borgaro Torinese un sito da centomila tonnellate con l’intelligenza artificiale
È stato inaugurato ieri a Borgaro Torinese ( Torino) Circular Plastic, un impianto di selezione e stoccaggio di rifiuti plastici realizzato da Amiat e gestito da I. Blu, due società del gruppo Iren attive nella filiera dei servizi ambientali e dell’economia circolare. Lo stabilimento, per cui sono stati investiti 45 milioni di euro, porta a termine un riconversione del sito, che in precedenza ospitava un impianto di compostaggio Amiat. Oggi impiega una cinquantina di persone e ha una capacità annuale di circa 100mila tonnellate: è in grado di trattare rifiuti in plastica mono o multimateriale in arrivo dal sistema di raccolta oppure da operazioni di pre- selezione effettuate in altri impianti dell’Italia centro- settentrionale, tra i quali quello di Iren Ambiente a Pianezza ( Torino).
Circular Plastic comprende 130 nastri trasportatori dotati di 22 lettori ottici in grado di riconoscere e suddividere 17 tipi di polimeri, vagliandoli attraverso un processo di selezione ottica e dimensionale capace, nel caso delle bottiglie in Pet, di dividerle anche per colore. Successivamente la plastica è stoccata e consegnata ai consorzi autorizzati per un successivo ciclo di recupero, mentre gli scarti vengono preparati per la valorizzazione energetica. Il materiale trattato può essere usato anche per la produzione di Bluair, un tecnopolimero che permette l’abbattimento delle emissioni negli altiforni e per cui Iren ha firmato un accordo di fornitura con Acciaierie d’Italia a Taranto.
All’interno dell’impianto verrà realizzata inoltre una sperimentazione legata al progetto europeo ReBioCycle, finanziato nell’ambito del programma Horizon, grazie al quale saranno testati sistemi robotici per la selezione, attraverso algoritmi di intelligenza artificiale, delle bioplastiche.
« L’impianto inaugurato è un punto di riferimento a livello nazionale ed europeo per il settore del waste management » , ha commentato Paola Bragantini, presidente di Amiat. « Riesce a recuperare l’ 80% della plastica in entrata, mentre normalmente la soglia è attorno al 50- 60% » , ha confermato il presidente del gruppo Iren Luca Dal Fabbro, che ha aggiunto: « Dopo l’intelligenza artificiale, c’è la frontiera del riciclo chimico: una tecnologia che ha assolutamente senso, l’importante è che sia efficiente. Noi ci stiamo pensando » .