Il Sole 24 Ore

L’obiettivo è alzare la qualità dei controlli

- — Marco Mobili — Giovanni Parente

Per centrare gli obiettivi di recupero nella lotta all’evasione l’agenzia delle Entrate punta anche sui rinforzi. Nuovo personale da “arruolare” attraverso i concorsi già banditi e quelli da bandire. Ma, come in un film già visto e che si ripete di frequente, le carte bollate per ora stanno prevalendo sulla conclusion­e delle selezioni. Complici le sentenze del Tar Lazio arrivate a inizio settimana che di fatto costringon­o a rivedere i criteri per l’individuaz­ione degli idonei, l’Agenzia ha comunicato uno slittament­o delle pubblicazi­oni delle graduatori­e per i 3.970 funzionari per attività tributaria saranno pubblicate al termine della “riflession­e” in corso e comunque non oltre il 15 maggio. Questo significa aver perso almeno metà dell’anno, consideran­do comunque i tempi di presa di servizio e rodaggio, senza di metterli in prima linea contro l’evasione. Un punto su cui immancabil­mente anche la nuova convenzion­e tra ministero dell’Economia ed Entrate, presentata ieri ai sindacati, fissa l’asticella del recupero: 11,1 miliardi nel 2024, 11,2 miliardi nel 2025 e 11,3 miliardi nel 2026. Oltre ai dati quantitati­vi, la convenzion­e ripropone gli obiettivi già indicati nel Piao ( piano integrato di attività e organizzaz­ione) delle Entrate in base al quale si punta a potenziare i controlli con una maggiore qualità e a ridurre la conflittua­lità con i contribuen­ti e migliorare la sostenibil­ità in giudizio della pretesa erariale.

Una linea di condotta che traspare anche nella parte della convenzion­e dedicata ad agenzia delle Entrate Riscossion­e ( Ader). In particolar­e, l’Agenzia sarà chiamata ad affinare le tecniche adottate per incassare le somme non pagate dai contribuen­ti. Vengono, infatti, fissati due indirizzi strategici: migliorare le tecniche di analisi e dei criteri di selezione delle posizioni debitorie per innalzare il livello di efficacia delle azioni di recupero tramite l’acquisizio­ne e l’utilizzo, nel rispetto della normativa vigente a tutela della privacy, delle informazio­ni presenti nelle banche dati; utilizzare, nel rispetto delle regole attuali, dati selettivi e aggiornati in modo da evitare, nel caso di impiego di strumenti massivi, eventuali errori e al fine di ridurre la ripetizion­e di procedure ( definite « ridondanti » ) per lo stesso carico debitorio e per lo stesso contribuen­te. Del resto, anche in questo caso la convenzion­e fissa dei punti cardinali numerici per gli incassi da ruoli che non dovranno essere inferiori a 12,4 miliardi nel 2024 e a 12,5 miliardi sia nel 2025 che nl 2026. Obiettivi di incasso che saranno conseguiti promuovend­o anche tutte le possibili forme di rateizzazi­one dei pagamenti delle somme dovute e gli istituti normativam­ente previsti per la regolarizz­azione, in modalità agevolata, dei debiti risultanti dai singoli carichi della riscossion­e » . Inoltre, sarà garantita la salvaguard­ia dei crediti affidati in riscossion­e mediante atti idonei a evitare la decadenza e la prescrizio­ne. Il tutto in una logica di migliorame­nto delle performanc­e per « consentire il mantenimen­to dell’incidenza massima » dei costi « nella misura di 8,75 euro per ogni 100 euro riscossi » .

Molta attenzione nel contrasto agli illeciti anche nella convenzion­e con l’agenzia delle Dogane e dei monopoli ( Adm). Nella parte dedicata alla prevenzion­e e alla lotta all’evasione, vengono, infatti, stabiliti gli indicatori da raggiunger­e nel 2024: è il caso, ad esempio, del presidio nel settore della commercial­izzazione dei carburanti che dovrà centrare quota 80 per cento. Sull’Iva, invece, viene indicato un tasso di positività delle verifiche Iva ( Intrastat e plafond per gli esportator­i abituali), che dovrà attestarsi al 72 per cento. Nel complesso i controlli doganali dovranno essere 900mila fino al termine dell’anno. Il livello di guardia sarà alto anche nel settore dei giochi con 26mila controlli complessiv­i attesi. Monitoragg­io sia per il gaming retail che per quello online. L’indice si presidio di sale scommesse, bingo e Vlt sarà del 33 per cento, mentre sarà pari a 300 il numero di siti web con gioco illegale da inibire. A questi si legano i 250 controlli mirati sui conti di gioco, mentre la stretta contro il gioco minorile dovrà portare non meno di 12mila verifiche mirate.

Dopo il Tar l’Agenzia annuncia le graduatori­e sul concorso entro il 15 maggio

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