Università in campo con 35 corsi già attivi tra triennali e magistrali
L’intelligenza artificiale è sempre più al centro dei pensieri e dei piani di studio degli atenei. Come confermano i 35 corsi esplicitamente dedicati all’Ia che erano a disposizione degli studenti già per l’anno accademico 2023/ 24. Un numero destinato a restare quanto meno immutato anche nel 2024/ 25. Perché se è vero che, tra le 158 proposte di attivazione vidimate dal Consiglio universitario nazionale ( Cun) e in attesa di essere approvate dall’Agenzia Anvur e dal ministero dell’Università, non ne sono previste altre in questo ambito, lo è altrettanto il fatto che il controllo sulla nuova offerta formativa di fatto non è ancora terminato. A causa dei ritardi accumulati nei mesi scorsi e delle conseguenti proroghe accordate dal Mur. Ma bisogna poi considerare che, con la riforma delle classi di laurea ampiamente raccontata nei mesi scorsi su questo giornale ( si veda il Sole 24 Ore di lunedì 5 febbraio), due delle nuove classi triennali e cinque magistrali hanno inclusol’artificial cluso l’artificial intelligence tra i propri obiettivi formativi. Di conseguenza, molti corsi riconducibili a quelle classi potrebbero annoverarla tra gli esami da sostenere.
Senza arrivare all’estremo della Luiss che ha deciso di prevedere laboratori e insegnamenti sull’Ia in tutti i corsi per fare dei loro studenti dei « potenziali manager aumentati » , come sottolineato a suo tempo dal rettore Andrea Prencipe, la scommessa di formare talenti che sappiano governare le sfide lanciate da Chat Gpt e dintorni pare ampiamente diffusa. Delle 35 lauree in questo campo disponibili nel 2023/ 24, otto sono triennali: si va da Artificial intelligence di Pavia all’omonima ( ma in italiano) di Palermo fino alla scelta di Trieste che la propone in abbinata a Data analytics mentre la Sapienza di Roma cala il tris e la accompagna, a seconda dei casi, a Filosofia, a Scienze matematiche o ad Applied computer science. A loro volta, Modena/ Reggio Emilia la declina come Tecnologie per l’industria intelligente mentre Milano Bocconi la offre sotto forma diMadi Mathematical and computing sciences for artificial intelligence.
Ancora più composito è il bouquet di scelte offerto dalle 27 magistrali già attive. Ad esempio, se all’università di Ferrara l’Ia va a braccetto con Data science e Big data e a Firenze con Data science e Calcolo scientifico, alla Statale di Milano la troviamo in una vesteHuman- veste Human- Centered, come si autodefinisce il corso stesso. Frequente risulta poi la decisione di offrirla a braccetto con la Cybersecurity ( o Sicurezza informatica che dir si voglia), come fanno gli atenei di Udine, Cagliari, Padova ed Enna Kore, oppure con Engineering ( Unimore, Padova e Parma con la declinazione specifica dei veicoli intelligenti) oRobotics Robotics ( Roma Sapienza). Senza dimenticare chi ( Pisa) l’accosta alla salute o addirittura a Impresa e società ( la milanese Iulm).