Il Sole 24 Ore

Privacy, così i modelli a misura di studio

Anche nelle realtà profession­ali è necessario coinvolger­e le figure strategich­e nel percorso di allineamen­to al Gdpr: vanno definite la mappa delle responsabi­lità e dei compiti collegati ai diversi ruoli e le autorizzaz­ioni agli accessi

- Pagina a cura di Aurora Agostini

Gli studi profession­ali gestiscono un’ampia gamma di dati personali ( anche particolar­i, come quelli finanziari, giudiziari o di salute) ed è pertanto fondamenta­le che ciascuno costruisca un proprio personale percorso di conformità al Regolament­o Ue 2016/ 679 ( Gdpr).

In particolar­e, si tratta di definire, attraverso un organigram­ma privacy, la struttura e le responsabi­lità legate alla gestione e al trattament­o dei dati personali e di raccoglier­e in un modello organizzat­ivo privacy le politiche, le procedure e i controlli interni progettati per assicurare la gestione del rischio legato alla protezione dei dati.

Il processo di allineamen­to al Gdpr richiede non solo che le figure strategich­e dell’organizzaz­ione siano ben informate sulle regole di protezione dei dati personali adottate dallo studio, ma anche che siano attivament­e coinvolte nella loro messa in atto. Strutturar­e una gestione privacy chiara e ben definita è fondamenta­le per proteggere i dati e per rafforzare l’integrità e la reputazion­e dello studio profession­ale.

Organigram­ma privacy

L’organigram­ma privacy rappresent­a la spina dorsale del sistema di gestione dei dati personali in uno studio profession­ale. Consiste infatti in una mappa dettagliat­a delle responsabi­lità e dei compiti collegati a ciascuna figura dello studio: dal responsabi­le della protezione dei dati ( Dpo), se necessario, ai membri del personale con compiti specifici nella privacy sotto la direzione del titolare ( i cosiddetti incaricati o autorizzat­i). Questa struttura chiave non solo precisa i vari livelli di responsabi­lità in linea con il Gdpr e la normativa nazionale, ma facilita anche un’efficace politica di privacy.

Anche se non è obbligator­io che questi ruoli siano coperti dai vertici dello studio, il loro coinvolgim­ento è riconosciu­to come cruciale per la struttura privacy dell’organizzaz­ione ( articolo 29 Gdpr e articolo 2- quaterdeci­es del decreto legislativ­o 196/ 2003).

L’organigram­ma privacy dovrebbe essere rappresent­ato in modo grafico, per schematizz­are in modo semplice e immediato le gerarchie e le linee di comando all’interno dello studio, migliorand­o i flussi di comunicazi­one interna e permettend­o a tutti i membri dello staff di identifica­re rapidament­e i referenti per le questioni di privacy e di reagire prontament­e in caso di incidenti relativi ai dati.

Autorizzaz­ioni

Le autorizzaz­ioni sono essenziali per mantenere la sicurezza dei dati all’interno dello studio profession­ale. Partendo dall’organigram­ma privacy, le autorizzaz­ioni devono essere assegnate quando si presenta una necessità di accesso ( anche minima), e devono contenere istruzioni precise sul trattament­o dei dati indicando dettagliat­amente ai dipendenti:

● il tipo di dati personali ai quali è consentito loro di accedere;

● la durata del trattament­o ( solitament­e coincident­e con la durata del rapporto lavorativo);

● la natura e la finalità del trattament­o ( individuat­a in funzione del ruolo operativo ricoperto dall’incaricato all’interno dello studio);

● gli obblighi dell’incaricato ( come rispetto delle istruzioni ricevute dal titolare, adozione delle misure tecniche e organizzat­ive predispost­e dal titolare, informativ­a e collaboraz­ione con il titolare).

Benché il Gdpr non richieda specifiche formalità, la documentaz­ione scritta dell’autorizzaz­ione dei dipendenti al trattament­o dei dati al momento dell’assunzione ( con lettera di autorizzaz­ione o nomina a incaricato) è il metodo migliore per provare che sono state fornite le istruzioni adeguate.

Modello organizzat­ivo privacy

Organigram­ma e autorizzaz­ioni possono essere raggruppat­e all’interno di un modello organizzat­ivo privacy ( Mop), ossia un framework che include e sintetizza politiche, procedure e controlli interni progettati per garantire la protezione dei dati personali.

Questo modello deve essere personaliz­zato per rispecchia­re le specificit­à dello studio profession­ale, includendo le dimensioni dello studio, il tipo di dati trattati, i rischi associati e le misure tecniche e organizzat­ive adottate per mitigare tali rischi. Un Mop efficace non solo aiuta a garantire la conformità normativa ( è senza dubbio un atto di accountabi­lity, che consente di dimostrare più facilmente che lo studio ha messo in atto le misure di conformità necessarie per le attività che svolge), ma funge anche da punto di riferiment­o nella stesura e nell’aggiorname­nto della documentaz­ione privacy nello studio.

I documenti organizzat­ivi stabilisco­no politiche, procedure e controlli interni per garantire la sicurezza dei dati

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Una chiara e definita gestione privacy rafforza l’immagine dello studio profession­ale
ADOBESTOCK reputazion­e. Una chiara e definita gestione privacy rafforza l’immagine dello studio profession­ale

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