Regime, due modi per chiedere la proroga di cinque anni
Mia figlia beneficia del regime fiscale di favore per lavoratori impatriati, essendo rientrata in Italia nel settembre 2019 con ripresa dell'attività lavorativa - nello stesso mese - in qualità di lavoratore dipendente, e con passaggio a inquadramento contrattuale come dirigente. Durante il periodo all'estero aveva conseguito il master in business administration ( Mba) biennale ed era stata iscritta all'Aire ( Anagrafe degli italiani residenti all'estero).
Quali formalità deve ora espletare per ottenere la proroga del regime agevolato per ulteriori cinque anni, avendo acquistato un immobile a giugno 2021 e avendo avuto una figlia a maggio 2022?
La contribuente, se è rientrata in Italia nel settembre 2019, iscrivendosi all’anagrafe della popolazione residente nel secondo semestre del 2019, ha acquisito la residenza fiscale in Italia a norma dell’articolo 2 del Tuir ( Dpr 917/ 1986) dal 2020 e, a decorrere da tale periodo di imposta, in presenza dei presupposti previsti dall’articolo 16 del Dlgs 147/ 2015, avrà cominciato a fruire della relativa agevolazione fiscale.
Il primo quinquennio di godimento dell’agevolazione scade, pertanto, alla fine del 2024. In presenza di alcune condizioni ( l'avere almeno un figlio minorenne o a carico, anche in affido preadottivo, oppure l'acquisto di un'unità immobiliare di tipo residenziale in Italia, direttamente da parte del lavoratore o anche in comproprietà con i propri familiari), l'articolo 16, comma 3- bis, del Dlgs 147/ 2015 prevede per tali soggetti la possibilità di fruire del regime agevolato sul 50% del reddito di lavoro dipendente d ipendente percepito ( anziché sul 30 per cento, come nel primo quinquennio) per ulteriori cinque periodi di imposta. A tutt’oggi mancano indicazioni specifiche in merito alle modalità che devono essere seguite per fruire della proroga. Pur essendo necessaria una conferma da parte dell’agenzia delle Entrate, si ritiene che gli impatriati che hanno acquisito la residenza fiscale in Italia dal 2020 potranno avvalersi della proroga seguendo le modalità previste per l’applicazione dell’agevolazione nel primo quinquennio, e cioè chiedendola al datore di lavoro dopo avere dichiarato di essere in possesso dei requisiti citati, oppure chiedendola direttamente in dichiarazione dei redditi. Inoltre, in mancanza di specifiche previsioni nella norma, si ritiene che il prolungamento dell’agevolazione sia gratuito.