Il Sole 24 Ore

La Cila o la Scia per creare il « vespaio » nella villetta

- A CURA DI Massimo Sanguini

Ho acquistato una villetta a schiera che ho scoperto essere senza vespaio, vale a dire senza un vano isolante; infatti, è umidissima. L'impresa edile che eseguirà il lavoro sostiene che non è necessario fare alcuna pratica edilizia in Comune. È corretto? Inoltre, si tratta di una ristruttur­azione che permette di fruire del bonus mobili?

La realizzazi­one di un “vespaio” non è indicata nel novero degli interventi di manutenzio­ne ordinaria, sottoposti al regime giuridico dell’edilizia libera, come previsti dall’articolo 6 del Dpr 380/ 2001, che, invece, al comma 1, lettera e- ter, inserisce soltanto quelli per la « realizzazi­one di intercaped­ini interament­e interrate e non accessibil­i, vasche di raccolta delle acque, locali tombati » . Né tale intervento è compreso tra quelli inseriti nel glossario g lossario di cui al Dm Infrastrut­ture e trasporti del 2 marzo 2018, che considera di edilizia libera soltanto la realizzazi­one di intercaped­ini.

Ne N e consegue che, solo ove il vespaio rientri nella definizion­e citata, esso potrà essere considerat­o di edilizia libera; altrimenti - e come normalment­e accade - per la sua realizzazi­one sarà necessaria la Cila ( comunicazi­one inizio lavori asseverata) o la Scia ( segnalazio­ne certificat­a di inizio attività). In ogni caso, si consiglia di visionare il regolament­o edilizio comunale, nonché, eventualme­nte, di prendere contatto con l’ufficio tecnico comunale per una ulteriore conferma sulla base della normativa edilizia locale.

Nel caso in cui, come è probabile, anche la normativa comunale dovesse d ovesse confermare che la creazione del vespaio non rientra nel novero degli interventi di manutenzio­ne ordinaria, bensì, almeno, di quella straordina­ria, è anche possibile l’accesso al bonus mobili, a norma dell’articolo 16, comma 2, del Dl 63/ 2013, e ulteriori modifiche e integrazio­ni.

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