Tutela del consumatore Come contestare le modifiche post acquisto al carnet viaggi
Ho effettuato l'acquisto di alcuni titoli multiviaggio, ognuno valido cinque corse. Successivamente l'azienda di trasporto ha deciso autonomamente l'aumento delle tariffe e ora, per questi titoli, viene consentita l'obliterazione di sole quattro corse. Essendo i titoli in questione ancora entro la data di scadenza espressamente indicata nel titolo stesso, si chiede se è lecito ottenere, dietro consegna di questi titoli, la restituzione della somma spesa, considerato che essi non permettono più di fruire del numero di corse già pagato, al prezzo della tariffa allora in vigore, e che comunque sono ancora in corso di validità.
Nel caso in cui, dopo l’acquisto di un titolo multiviaggio, cosiddetto carnet, si siano verificate variazioni di prezzo delle singole tratte, di norma vale il principio secondo cui l’utente mantiene il diritto di utilizzare i biglietti già acquistati con la vecchia tariffa per le medesime tratte, almeno per un certo tempo dopo l’entrata in vigore del nuovo tariffario. In sostanza, tali “carnet” potranno continuare a essere utilizzati, ma solo entro i limiti di tempo fissati dall’azienda di trasporti. Sul punto, va tenuto presente che è dovere dell’azienda comunicare il termine entro cui si può continuare a fruire dei titoli già acquistati ( regolamento Ce 1371/ 2007)
Ciò detto, la pretesa dell’utente di vedersi rimborsare dei titoli di viaggio non utilizzati, ma ancora in corso di validità, non sarebbe motivata dal punto di vista giuridico. Ferma restando, comunque, la possibilità di presentare reclamo, ad esempio perché i termini concessi per l’utilizzo dei titoli sono troppo brevi, eventuali controversie rimaste irrisolte possono essere segnalate all’Autorità di regolazione dei trasporti ( www. autorita- trasporti. it), che rappresenta l’organismo nazionale responsabile della corretta applicazione dei regolamenti europei in materia di diritti dei passeggeri che viaggiano a bordo di treni, autobus e navi. Rivolgendosi a questa Autorità, oltre a presentare un ulteriore reclamo ( cosiddetto di seconda istanza), è possibile chiedere l’attivazione di una conciliazione per tentare di risolvere la controversia con l’operatore dei trasporti interessato.