Ancora inutilizzati crediti per 177 miliardi
Salvitti ( relatore al Dl 39): puntiamo al recupero delle risorse dalle frodi
Sono 177 i miliardi di euro di crediti, legati a bonus edilizi, che restano ancora da utilizzare. Chiusa la partita della cessione dei crediti ( anche se la discussione sulla conversione del decreto superbonus entrerà nel vivo da oggi in Senato), resta ancora da gestire una gigantesca massa di somme che incideranno sul bilancio dello Stato per ancora molti anni.
L’entità del fenomeno è stata fotografata ieri, nel corso di una risposta in commissione Finanze alla Camera del ministero dell’Economia, attraverso il sottosegretario Federico Freni, a un’interrogazione firmata da Emiliano Fenu ( M5s).
Alla data del 4 aprile, termine finale per comunicare le opzioni di cessione e sconto in fattura, in assenza dei tempi supplementari della remissione in bonis, il totale dei bonus casa transitati da questa strada, a partire da ottobre del 2020, vale 219,5 miliardi di euro. Anche se va fatta una precisazione: i dati contenuti nella piattaforma dell’agenzia delle Entrate sono grezzi e non sono depurati dagli annullamenti derivanti da sequestri, errori e duplicazioni.
Proprio il tema delle frodi sarà al centro del passaggio parlamentare del Dl 39, come spiega il relatore in commissione Finanze al Senato Giorgio Salvitti di Fratelli d’Italia: « Stiamo cercando di chiudere nel miglior modo possibile, puntiamo a salvaguardare le fasce di popolazione che si sono trovate più in difficoltà, come quelle coinvolte in eventi catastrofici, e che onestamente hanno portato avanti i lavori, ma dobbiamo lavorare sul fronte del recupero delle frodi scoperte finora. È stato un beneficio per pochi che si è tramutato in debito per tutti » . Oggi parte il calendario delle audizioni; gli emendamenti andranno presentati entro il 24 aprile.