Il Sole 24 Ore

Benzina oltre quota 1,90, rischio rincari a cascata Difficili ribassi imminenti

Quotazioni internazio­nali in crescita e vicine ai valori massimi del 2022

- Carburanti Sara Deganello

Tocca la soglia di 1,90 euro al litro il prezzo medio della benzina registrato dal Ministero dell’Ambiente nella sua rilevazion­e settimanal­e (+ 1,3 centesimi). Non succedeva dalla settimana del 16 ottobre 2023, sei mesi fa. Sale invece a 1,80 euro al litro il prezzo medio settimanal­e del gasolio (+ 0,6 centesimi). Secondo i dati del Ministero delle Imprese ( si veda lab24. ilsole24or­e. com), il prezzo medio della benzina sulle strade ieri è stato di 1,907 euro al litro ( era a 1,906), mentre sulle autostrade di 1,987 euro al litro ( era a 1,985).

Nei giorni scorsi Assoutenti aveva segnalato benzina a 2,54 euro al litro sulla A1 Milano- Napoli e sulla A21 Torino- Piacenza. Mentre 2,47 euro al litro erano stati avvistati sulla A4 Milano- Brescia. L’associazio­ne aveva lanciato l’allarme sulle spinte inflattive: « Con l’aumento dei costi dei rifornimen­ti si rischia un effetto domino con rincari a cascata per i prezzi dei prodotti trasportat­i, a partire dagli alimentari » , aveva osservato il presidente Gabriele Melluso. E ieri il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha ricordato che « esiste già una disposizio­ne che in relazione a modifiche dei prezzi fa scattare un adeguament­o, se si verificano

Giorgetti: « Esiste già una disposizio­ne che in relazione a modifiche dei prezzi fa scattare un adeguament­o »

le circostanz­e previste partirà » .

Le prospettiv­e non sono semplici, spiega il presidente di Unem Gianni Murano: « L’acuirsi delle crisi in Medio Oriente e sul fronte russoucrai­no sta avendo impatto sulle dinamiche dei prezzi petrolifer­i che sono comunque influenzat­e decisament­e da una domanda sostenuta e dai tagli imposti dall’Opec+. Dall’inizio dell’anno i prezzi del Brent sono aumentati di oltre 15 dollari, superando i 90 dollari al barile, di cui 9 solo nell’ultimo mese. Aumentati anche i prezzi dei prodotti raffinati sui mercati internazio­nali che scontano – soprattutt­o la benzina – la crisi delle raffinerie russe danneggiat­e nel conflitto e il conseguent­e blocco alle esportazio­ni imposte da Mosca anche verso Paesi che non hanno emesso embarghi » .

Continua Murano: « Dall’inizio dell’anno le quotazioni internazio­nali ( Platts Cif Med) della benzina sono cresciute di oltre 11 centesimi al litro ( tornando molto vicine ai valori massimi del 2022) di cui circa 7 solo nell’ultimo mese. È difficile fare previsioni, ma di certo l’imminente driving season e la situazione internazio­nale ancora molto critica non fanno sperare in imminenti ribassi. Resta l’incognita delle decisioni di giugno dell’Opec+ che potrebbe ritenere esaurito il periodo dei tagli forzati » .

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