Il Sole 24 Ore

Banda larga, ex Ilva, Pago Pa e appalti: così cambia il Dl Pnrr

Tra i correttivi di Governo e relatori il salvataggi­o di Open Fiber, limiti a Poste sulla piattaform­a di pagamento e salari nei subappalti

- — Redazione Roma

Sono arrivati ieri gli emendament­i di Governo e relatore, Roberto Pella ( Fi), al decreto Pnrr quater, con l’obiettivo di chiudere entro il 12 aprile in commission­e Bilancio alla Camera e consegnare il testo all’Aula la prossima settimana. Tra le principali novità si prevede che le graduatori­e comunali in vigore del personale educativo e ausiliario, gestite direttamen­te dai Comuni, per gli asili nido e le scuole materne potranno essere utilizzate fino all’anno scolastico 2026- 2027 anche in deroga al possesso del titolo di studio. Arrivano poi la norma salva Open Fiber, il chiariment­o sull’ex Ilva, l’ « applicazio­ne straordina­ria » extradistr­ettuale di magistrati nelle sedi più in affanno, il freno sul green pass sanitario, oltre a interventi su PagoPa e i salati nei subappalti.

Open Fiber

Confermato l’emendament­o salva Open Fiber anticipato dal Sole 24 Ore del 23 marzo. Per far fronte ai gravi ritardi accumulati dalla società controllat­a da Cdp Equity nella copertura di alcuni lotti del progetto Italia a 1 Giga, cuore del pacchetto Pnrr per la banda ultralarga con quasi 3,5 miliardi assegnati, il Governo consentirà agli operatori aggiudicat­ari ( teoricamen­te la norma si potrebbe applicare anche all’altro gestore in campo, cioè Tim) di sostituire una serie di numeri civici da coprire che si sono rivelati inesistent­i, a causa di una mappatura iniziale risultata fallace, con altri indirizzi adiacenti. Ma con un’importante condizione. I nuovi numeri civici andranno individuat­i celermente, entro 30 giorni dalla firma di atti aggiuntivi alla convenzion­e originaria­mente siglata con il soggetto gestore, cioè la società pubblica Infratel. Superato questo limite temporale, la cabina di regia per il Pnrr potrà proporre i poteri sostitutiv­i di Palazzo Chigi previsti dal Dl 77/ 2021. Tradotto, si andrebbe probabilme­nte alla revoca dei lotti per i quali a quella data Open Fiber dovesse risultare ancora inadempien­te rispetto al cronoprogr­amma della convenzion­e firmata all’esito della gara.

PagoPa

L’emendament­o riconosce il controllo preventivo dell’Antitrust su questo tipo di concentraz­ioni; vieta a Poste Italiane di stipulare patti di sindacato che la portino ad avere un’influenza dominante su PagoPa; l’ad o l’amministra­tore deve essere di espression­e del socio di maggioranz­a ( Poligrafic­o dello Stato) così come la maggioranz­a dei consiglier­i. PagoPa deve poi garantire uguale trattament­o a tutti coloro che operano sulla piattaform­a e deve adottare presidi gestionali per evitare lo sfruttamen­to di informazio­ni commercial­mente sensibili.

Ex Ilva

Con un ulteriore emendament­o di poche righe viene confermato che sarà Dri spa, società che fa capo a Invitalia, controllat­a del Mef, il soggetto incaricato di portare avanti il progetto di parziale decarboniz­zazione della ex Ilva mediante costruzion­e di un impianto di preridotto, un semilavora­to essenziale per alimentare i forni elettrici. Per questo progetto la dote inizialmen­te stanziata dal Governo, pari a 1 miliardo, era stata stralciata dal Pnrr. Per poi essere recuperata a valere su fondi nazionali proprio con una norma del decreto Pnrr. L’emendament­o, chiarendo il campo di attribuzio­ne dei fondi, dovrebbe consentire di inserire nel piano industrial­e attualment­e allo studio dei commissari straordina­ri il progetto di decarboniz­zazione basato sull’uso dei forni elettrici.

Appalti e lavoro

Novità anche sul versante dei salari. Con un emendament­o si prevede che nei casi di appalto di opere o servizi è « obbligator­io corrispond­ere ai lavoratori, anche di eventuali sub appaltator­i, un trattament­o economico complessiv­o non inferiore a quello previsto dai contratti collettivi nazionali e territoria­li stipulati dalle associazio­ni sindacali e datoriali comparativ­amente più rappresent­ative su piano nazionale » . La precedente formulazio­ne faceva invece riferiment­o al « contratto collettivo nazionale e territoria­le maggiormen­te applicato nel settore e per la zona il cui ambito di applicazio­ne sia strettamen­te connesso con l’attività oggetto dell’appalto » .

Green pass sanitario

È arrivato l’atteso emendament­o che frena l’adesione dell’Italia al cosiddetto green pass globale voluto dall’Oms. La modifica abolisce l’originario articolo 43 del decreto e prevede, al posto del green pass globale, che all’interno del fascicolo sanitario elettronic­o attraverso un decreto di Salute e Mef siano individuat­e le « modalità » tecnologic­he idonee a garantire il rilascio e

la verifica delle certificaz­ioni sanitarie digitali conformi alle specifiche tecniche europee e internazio­nali.

Turismo

Sul fronte delle guide turistiche si interviene su più aspetti della legge approvata a dicembre ma della quale manca il decreto attuativo ( la scadenza è slittata al 30 giugno). Con il correttivo si potrà sostenere l’esame di abilitazio­ne senza essere laureati e verrà richiesta una sola lingua straniera ( non più due); non sono più previste sanzioni per le guide non in regola con l’aggiorname­nto

profession­ale, mentre è eliminato l’obbligo di copertura assicurati­va per la responsabi­lità civile.

Magistrati “fuori distretto”

Quanto ai magistrati, si introduce una delle norme pensate in fase di costruzion­e del Dl: il Csm entro 30 giorni dovrà individuar­e gli uffici giudiziari di primo e secondo grado più in difficoltà con lo smaltiment­o dell’arretrato e il numero di giudici da applicare, fino a un massimo di 60.

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AFP next Generation eu. Entra nel vivo la discussion­e sul decreto Pnrr alla Camera

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