Stangata alla criminalità organizzata, sequestri a patrimoni per 600 milioni
Sigilli a 280 milioni di euro della mafia. L’infiltrazione nel mondo socio- economico
Stangata milionaria alle organizzazioni criminali e mafiose: nel 2023 la Polizia di Stato ha sequestrato 280,7 milioni di euro.
Stando ai dati diffusi in occasione del 172° anniversario della fondazione, i sigilli sono stati posti a 185 milioni riconducibili a Cosa nostra palermitana, catanese, nissena, trapanese, siracusana, messinese e agrigentina, anche nelle rispettive proiezioni territoriali. Alla ‘ Ndrangheta, invece, sono stati sequestrati 4,5 milioni e alla Camorra 8,5 milioni. Poi c’è la mafia pugliese, che negli ultimi tempi ha acquisito una forza di « penetrazione » del tessuto politico- imprenditoriale accompagnata dalla recrudescenza di omicidi. Sono stati posti sotto sigillo beni per un valore di 2,7 milioni.
Le verifiche, inoltre, hanno permesso di sequestrare ulteriori 80 milioni di euro ad esponenti della criminalità “comune” non mafiosa.
Nell’ambito delle misure di prevenzione patrimoniale sono stati sequestrati e confiscati beni per complessivi 379,5 milioni di euro. I questori hanno formulato 52 proposte di applicazione del sequestro finalizzato alla confisca, di cui 34 elaborate congiuntamente ai procuratori competenti. Sono stati, inoltre, eseguiti: 61 sequestri per un valore di circa 98 milioni di euro; 41 confische per circa 281,5 milioni di euro; un’amministrazione giudiziaria ex art. 34 D. lgs. 159/ 2011 su proposta del Questore.
Le attività sono state orientate a colpire le manifestazioni di illecita accumulazione patrimoniale, sia delle principali consorterie mafiose, operanti sul territorio nazionale, sia connesse a forme di criminalità concernenti ambiti strategici sotto il profilo socio- economico.