Milano, Torino e Genova alleate per costruire la mobilità del futuro
Prima Mobility Conference congiunta tra le territoriali di Confindustria e le Cdc Spada: « Connessioni cruciali per unire i territori tra loro e con il resto d’Europa »
« In questa fotografia - spiega Ferruccio Resta dal podio indicando il maxischermo - ci sono due auto a guida e autonoma: quella a sinistra è la nostra, un prototipo. Quella a destra fa già parte di un business operativo, a San Francisco » . Fare in modo che Italia ed Europa rispetto agli Usa non perdano anche nella mobilità hi- tech il “treno” delle applicazioni, così come accaduto sul web, è il punto che il presidente del Centro nazionale per la mobilità sostenibile pone alla platea riunita in Assolombarda.
Dove per la prima volta, insieme alla maggiore territoriale di Confindustria, si riuniscono per la Mobility Conference anche le associazioni imprenditoriali di Genova e Torino, con le rispettive Camere di Commercio, in una rete di eventi che ha visto lo stesso tema trattato in contemporanea anche nei capoluoghi di Piemonte e Liguria.
Storico triangolo industriale che nel tempo si è evoluto, aggiungendo alla manifattura in senso stretto servizi, beni immateriali e tecnologia, con una domanda di mobilità costantemente incrementata, rendendo così sempre più cruciali gli investimenti in infrastrutture, fisiche e non solo.
« Crediamo che quest’area - spiega il presidente di Assolombarda Alessandro Spada - debba assumere un ruolo di traino su alcuni temi chiave del nostro futuro. Per questo, da tempo lavoriamo in rete su diverse partite strategiche. Come sulla mobilità, innovativa e sostenibile, che trae vantaggio da connessioni capillari. Connessioni che sono la forza dell’asse Milano - Torino - Genova e che risultano determinanti per conquistare sempre più mercati a livello in
ternazionale. Da qui la necessità di investire in infrastrutture all’avanguardia in grado di collegare meglio i nostri territori tra loro e con il resto d’Italia e d’Europa » .
Torino- Lione, nuovo tunnel di base del Brennero, completamento dell’Alta Velocità fino a Venezia e quadruplicamento ferroviario MilanoPavia- Tortona di collegamento al Terzo Valico dei Giovi sono le priorità tracciate, puntando a rafforzare il corridoio Reno- Alpi e quello Mediterraneo Lisbona- Kiev, rotte che intersecano l’asse Genova- Milano- Torino. « E l’obiettivo - aggiunge Spada - è rafforzare e rendere più efficienti i collegamenti, facendo in modo che Genova possa diventare a tutti gli effetti il “porto” di Milano » .
« L’appuntamento di oggi - ha sottolineato il Presidente di Confindustria Genova Umberto Risso - è una tappa, nel segno dell’operatività e della concretezza per guardare ad un futuro sempre più integrato dell’area metropolitana policentrica del Nordovest Italiano. Prospettiva che può concretizzarsi solo con l’integrazione infrastrutturale, in particolare per quanto riguarda il tema dei trasporti, di persone, merci e informazioni. Da questo punto di vista, siamo all’interno di un formidabile piano di investimenti che si aggiunge, da Genova, a interventi epocali che riguardano il porto, la rete autostradale, i servizi di trasporto pubblico locale e, non ultimo, la rete dei cavidotti transoceanici che costituiscono la rete primaria per il trasporto dati in un mondo sempre più digitale » .
Obiettivi trasversali, quelli a cui deve rispondere la nuova mobilità, tenendo conto di una serie di esigenze che paiono tutte egualmente prioritarie, come sottolinea Resta. Dalla decongestione del traffico per risparmiare tempo al miglioramento della sicurezza; dalla decarbonizzazione alla competitività dell’intero sistema industriale, garantendo allo stesso tempo una accessibilità diffusa ad una popolazione che continua ad invecchiare.
« Qui - commenta il presidente dell’Unione Industriali di Torino Giorgio Marsiaj - poniamo la ricerca di idee e soluzioni legate alla mobilità che possano rendere le città più vivibili e a misura d’uomo. È evidente, infatti, che per gestire il processo di inurbamento si richiede un ripensamento del disegno delle ‘ città’. Mobilità sostenibile significa progettare mezzi di trasporto sostenibili - e in questo Torino ha una lunga storia di successi -, ma anche pensare a nuovi servizi e a una diversa organizzazione degli spazi e dei flussi. In questo, le tecnologie digitali e l’intelligenza artificiale sono un supporto indispensabile. La tecnologia può offrire le giuste soluzioni: guarda al futuro, non al passato, creando anche opportunità di innovazione, crescita e lavoro » .
Cambiamenti che possono arrivare anche dal basso, grazie alla crescita di start up “dedicate”. Sono oltre 800 quelle impegnate sulla mobilità: sistema ancora di nicchia ma in crescita, già in grado di sviluppare ricavi per oltre 200 milioni e capace di intercettare quasi 90 milioni di investimenti.