Economia del mare, in crescita a 161 miliardi il valore aggiunto
Al Blue forum di Gaeta prime anticipazioni del XII Rapporto sul comparto
Sale a 161 miliardi di euro, segnando una notevole crescita sulla rilevazione dell’anno scorso ( quando era a 143 miliardi), il valore aggiunto totale della filiera del mare. Il dato ( ancora non definitivo) sarà divulgato oggi, nella giornata di apertura del Blue forum, 3° summit nazionale sull’economia del mare, che parte stamane a Gaeta e proseguirà fino a sabato 13 aprile. I numeri provengono dal report intitolato Un’economia blue, che contiene le prime anticipazioni del XII Rapporto nazionale sul settore, realizzato da Ossermare ( l’Osservatorio nazionale sull’economia del mare, coordinato da Antonello Testa) e il Centro studi Tagliacarne – Unioncamere.
La ricerca mostra le prime stime della ricchezza prodotta dall’insieme delle sette filiere che compongono l’economia del mare. E cioè attività di ricerca, regolamentazione e tutela ambientale; industria delle estrazioni marine; servizi di alloggio e ristorazione; filiera ittica; attività sportive e ricreative; cantieristica; movimentazione di merci e passeggeri via mare.
Il valore aggiunto del settore ( il dato si riferisce al 2022, paragonato a quello rilevato l’anno scorso, che si riferiva al 2021), per quanto riguarda la componente diretta, risulta pari a circa 59 miliardi, segnando un + 8,9% rispetto al dato del 2021. Bisogna specificare che, in realtà, la percentuale di crescita scelta è il valore centrale d’una forbice che va dall’ 8,4% al 9,4 per cento.
Il dato definitivo sarà divulgato a giugno, quando il XII Rapporto nazionale sarà completato del tutto. In ogni caso, poiché ognuna delle sette filiere ha, per ogni euro prodotto di valore aggiunto, un moltiplicatore che va da un minimo di 0,5 a un massimo di 2,7, il report calcola che i 59 miliardi di componente diretta, sommati ai 102 miliardi determinati dal moltiplicatore, abbiano prodotto un totale, come si è visto, di 161 miliardi di valore aggiunto nella filiera mare.
Per quanto riguarda, invece, le imprese del sistema mare, nel 2023 il report ne conteggia 227.975, in leggero calo (- 0,1%) rispetto al 2022, ma con un trend di tenuta decisamente migliore di quello registrato dalle aziende a livello nazionale (- 1%). Infine le esportazioni: dopo un triennio in crescita nel 2023 l’export dell’economia del mare segna ( ma il dato è provvisorio) una flessione del 2,7 per cento.
« Lo studio del valore dell’economia del mare italiana – sottolinea Giovanni Acampora, presidente di Assonautica italiana, Si. Camera e Cciaa Frosinone Latina – è sempre più un elemento indispensabile per sostenere le politiche strategiche ed economiche della nostra nazione. Con Ossermare, come sistema camerale, stiamo sempre più investendo sull’analisi dei dati del settore. Le prime anticipazioni del XII rapporto 2024 ci dicono che il valore aggiunto cresce anche quest’anno, confermando la reattività del sistema mare italiano e la voglia di assumere un ruolo di primo piano nelle politiche di sviluppo nazionali » .