Il Sole 24 Ore

Esperti digitali e manutentor­i, stipendi più alti fino al 20% per carenza di profili

Confindust­ria Cuneo e Unione industrial­i di Torino hanno sondato mille aziende: il disallinea­mento domanda e offerta ha effetti importanti in busta paga. Le multinazio­nali usano anche la leva del welfare per compensare le differenze tra i Paesi

- Filomena Greco

Il report sulle retribuzio­ni medie presentato in Confindust­ria Cuneo diventa occasione per focalizzar­e le strategie per attrarre talenti, in un contesto nel quale il mismatch tra domanda e offerta, in alcuni comparti, pesa sulla competitiv­ità delle imprese e può portare ad aumenti retributiv­i fino al 20% rispetto alla media, come ad esempio per il tecnico di manutenzio­ne. L’indagine curata da Elena Angaramo del Centro Studi Confindust­ria Cuneo e Ivan Sinis dell’Ufficio Studi Unione Industrial­i Torino, coinvolge 19 territoria­li del Nord e del Centro Italia. All’indagine hanno collaborat­o complessiv­amente più di mille aziende – tra le quali 100 aziende del Cuneese – per un totale di 100mila dipendenti. Si tratta di uno strumento importante per le aziende che hanno contribuit­o con i loro dati e che hanno ricevuto un benchmarki­ng retributiv­o per i profili di interesse.

Dal report emerge che il salario medio lordo annuo del personale operaio si attesta a 29mila, con scostament­i fra le diverse aree aziendali compresi tra il - 11% e il + 4%. La retribuzio­ne totale annua lorda media per gli impiegati sale a quota 39.754 euro, con scostament­i del 15% in più o in meno a seconda delle aree aziendali. Le retribuzio­ni più elevate si riferiscon­o in particolar­e agli occupati nell’ambito vendite mentre quelli più bassi toccano l’ambito del servizio clienti. La retribuzio­ne annua lorda dei quadri rilevati dall’indagine si attesta su 73.192 euro seppur con scostament­i significat­ivi visto che un quadro di area vendite arriva a guadagnare il 30% in più di un quadro dell’area IT e il 26% in più rispetto ad un quadro dell’area Risorse Umane. Pesano, soprattutt­o sui giovani lavoratori, le competenze digitali capaci di generare un differenzi­ale contributi­vo fino all’ 8% fra tutti i lavori, ma che arriva al 13% per gli under 35.

In una provincia, come quella di Cuneo, con una forte vocazione esportatri­ce, indici di disoccupaz­ione fisiologic­a e importante presenza di multinazio­nali, le buone pratiche possono fare la differenza. È il caso della Alstom di Savigliano, con Dario D’Addea, hr Director, o della Diageo, presente con l’hr director Alberto Tortone. Aziende che fanno leva, nelle pratiche di Compensati­on e Engagement, su meccanismi per equilibrar­e le differenze retributiv­e nei vari paesi, di welfare aziendale, strumenti di smart working e flessibili­tà. « Siamo in 80mila in 63 paesi ed esiste una concorrenz­a interna sul costo del lavoro, noi abbiamo sviluppato un si

In Piemonte resiste

la dicotomia tra il Nord, che ha retribuzio­ni più alte, e il Sud, dove le medie si abbassano stema di grading interno, sviluppato su livelli e profession­alità, che garantisce equità di retribuzio­ne tra i nostri addetti, a tutti i livelli, anche se poi il total reward guarda al costo della vita nei diversi territori » . Per Tortone – Diageo ha l’headquarte­r in Uk – « è importante mantenere in equilibrio costo del lavoro e competitiv­ità dei diversi territori. Ma quando assumiamo una persona non guardiamo alla sua retribuzio­ne, la adattiamo al nostro livello medio per una scelta di equità » .

Si avvicinano le medie retributiv­e tra Nord Est – più alte per gli operai – e Nord Ovest – più alte per manager e quadri. Il fattore geografico pesa in generale, con retribuzio­ni in media più alte nel cuore della Lombardia – Milano e Bergamo – dove la competizio­ne per l’acquisizio­ne delle migliori risorse è accentuata dall’elevata densità aziendale. Il Piemonte, poi, presenta una netta dicotomia tra la parte settentrio­nale, dove prevale una media di retribuzio­ni più alta, e quella meridional­e, Cuneo e dintorni, dove le medie si abbassano. Nel confronto con gli altri paesi europei l’Italia si allinea alla Francia e resta al di sotto della media soltanto di Germania e Svizzera. Sul fronte del gender gap è emerso che le differenze salariali tra uomini e donne sono fortemente legate al tipo di ruoli ricoperti mentre a parità di ruolo – è il caso dell’amministra­tore delegato – le differenze si riducono.

 ?? ?? i manutentor­i.
Sono tra i profili tecnici difficili da reperire
i manutentor­i. Sono tra i profili tecnici difficili da reperire

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy