Patrimoni per 2.300 miliardi affidati al risparmio gestito
Trabattoni: oltre 11 milioni di italiani investono stabilmente in fondi comuni
Assogestioni: 1.500 miliardi di liquidità delle famiglie restano esposti all’inflazione
È partita la quattordicesima edizione del Salone del Risparmio. E questa volta il fulcro della manifestazione promossa da Assogestioni è la ricerca di nuovi equilibri in uno scenario incerto e in continua evoluzione. Ne ha parlato in apertura dei lavori il presidente dell’associazione, Carlo Trabattoni, che ha sottolineato come l’industria in questi decenni abbia attraversato fasi e crisi complesse, come sia cambiata e maturata in termini di qualità e trasparenza, ma soprattutto come sia stata in grado di sostenere il tessuto economico del nostro Paese. « Oggi oltre 11 milioni di italiani investono stabilmente in fondi comuni – ha detto Trabattoni – e il patrimonio complessivo ha superato i 2.300 miliardi di euro, una cifra che risulta essere superiore al Pil dell’Italia del 2023 » .
Un risultato importante ( anche se lontano dal record di 2.594 miliardi di masse toccato a fine 2021), conseguito a fronte di una raccolta negativa per 50 miliardi registrata lo scorso anno, complice l’appeal dei rendimenti offerti dai titoli di Stato tricolore che hanno drenato i flussi prima dai conti correnti e poi dai fondi comuni d’investimento.
A sottolineare il ruolo strategico del risparmio gestito è stato anche il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, intervenuto con un video messaggio in cui ha evidenziato come Assogestioni abbia sempre sostenuto la crescita dell’industria avvicinandola ai bisogni dell’economia reale e gestito fasi di incertezza e di instabilità senza precedenti. Una delle prossime sfide sul versante europeo, secondo il ministro, sarà colmare il gap di competitività dell’Unione rispetto alle altre economie mondiali e non sarà possibile farlo contando solo sul capitale pubblico. Da qui la necessità di spingere sul completamento della Capital market union perché un quadro regolamentare disomogeno rischia di portare il risparmio oltre i confini europei.
Giorgetti si è inoltre soffermato sugli impegni assunti dal Governo, tra i quali l’avvio dei lavori per la riforma del testo unico della Finanza ( Tuf): « La delega al Governo per la riforma organica del Tuf è il primo tassello di una riforma complessiva dell’ordinamento finanziario nazionale, per renderlo sempre più competitivo e attraente e per sviluppare a pieno le potenzialità di una infrastruttura chiave per sostenere la crescita e lo sviluppo economico – ha spiegato –. Le nuove regole dovranno sostenere la crescita del Paese, favorire l’accesso delle imprese al capitale di rischio, con particolare riferimento alle Pmi, aumentare l’attrattività del mercato finanziario nazionale, facilitando la quotazione, stimolare gli investimenti privati e semplificare razionalizzare le fonti normative. Si tratterà di un’occasione unica e preziosa per ammodernare il nostro mercato dei capitali affinché diventi cinghia di trasmissione tra risparmio e crescita del Paese » .
Per rafforzare il settore Trabattoni ha sottolineato l’importanza del dialogo continuo tra l’associazione e le istituzioni ( legge delega, riforma fiscale Ddl capitali e retail investment strategy), mentre sul versante dei mercati per il 2024 ha indicato i due temi: contenimento dell’inflazione e andamento dell’economia, affermando che la prima « è ormai vicina ai target delle banche centrali, che così sono avviate in un percorso di taglio dei tassi, mentre Europa e Cina affrontano una fase congiunturale modesta » . Non solo. Oltre che alle tensioni geopolitiche « i mercati guardano anche alle elezioni americane che avranno un riverbero sia in Europa, sia sulle tensioni con la Cina » .
Trabattoni ha riassunto le priorità dell’associazione in cinque punti: centralità del cliente, innovazione con le sfide del digitale, attenzione all’evoluzione normativa a supporto della crescita dei risparmi, educazione finanziaria e il supporto al ciclo economico sostenibile. « Oggi il risparmio gestito può svolgere un ruolo straordinario per la società e il Paese – ha spiegato –. Dobbiamo essere un partner di fiducia che accompagna il risparmiatore verso soluzioni più evolute. Va rafforzata la cultura del risparmio e dobbiamo interpretare le esigenze finanziarie dei più giovani e cogliere le opportunità dell’intelligenza artificiale » .
Il presidente di Assogestioni ha infine ricordato che ci sono 1.500 miliardi di liquidità delle famiglie che restano esposti all’inflazione e che l’evoluzione del quadro fiscale aumenterebbe l’attrattività del risparmio gestito. « I Pir possono essere uno strumento sul quale lavorare che, pur con campi normativi non coerenti, con un patrimonio di 18 miliardi hanno finanziato le Pmi. E anche gli Eltif, oggi più flessibili, permettono di investire in economia reale a lungo temine » .
‘ Giorgetti: « La delega al
Governo per la riforma organica del Tuf è il primo tassello di una riforma complessiva » ‘ I rendimenti offerti dai titoli di Stato hanno drenato i flussi dai conti correnti e poi dai fondi comuni
‘ I Pir con un patrimonio di 18 miliardi hanno finanziato le Pmi © RIPRODUZIONE RISERVATA