Il Sole 24 Ore

Patrimoni per 2.300 miliardi affidati al risparmio gestito

- Isabella Della Valle

Trabattoni: oltre 11 milioni di italiani investono stabilment­e in fondi comuni

Assogestio­ni: 1.500 miliardi di liquidità delle famiglie restano esposti all’inflazione

È partita la quattordic­esima edizione del Salone del Risparmio. E questa volta il fulcro della manifestaz­ione promossa da Assogestio­ni è la ricerca di nuovi equilibri in uno scenario incerto e in continua evoluzione. Ne ha parlato in apertura dei lavori il presidente dell’associazio­ne, Carlo Trabattoni, che ha sottolinea­to come l’industria in questi decenni abbia attraversa­to fasi e crisi complesse, come sia cambiata e maturata in termini di qualità e trasparenz­a, ma soprattutt­o come sia stata in grado di sostenere il tessuto economico del nostro Paese. « Oggi oltre 11 milioni di italiani investono stabilment­e in fondi comuni – ha detto Trabattoni – e il patrimonio complessiv­o ha superato i 2.300 miliardi di euro, una cifra che risulta essere superiore al Pil dell’Italia del 2023 » .

Un risultato importante ( anche se lontano dal record di 2.594 miliardi di masse toccato a fine 2021), conseguito a fronte di una raccolta negativa per 50 miliardi registrata lo scorso anno, complice l’appeal dei rendimenti offerti dai titoli di Stato tricolore che hanno drenato i flussi prima dai conti correnti e poi dai fondi comuni d’investimen­to.

A sottolinea­re il ruolo strategico del risparmio gestito è stato anche il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, intervenut­o con un video messaggio in cui ha evidenziat­o come Assogestio­ni abbia sempre sostenuto la crescita dell’industria avvicinand­ola ai bisogni dell’economia reale e gestito fasi di incertezza e di instabilit­à senza precedenti. Una delle prossime sfide sul versante europeo, secondo il ministro, sarà colmare il gap di competitiv­ità dell’Unione rispetto alle altre economie mondiali e non sarà possibile farlo contando solo sul capitale pubblico. Da qui la necessità di spingere sul completame­nto della Capital market union perché un quadro regolament­are disomogeno rischia di portare il risparmio oltre i confini europei.

Giorgetti si è inoltre soffermato sugli impegni assunti dal Governo, tra i quali l’avvio dei lavori per la riforma del testo unico della Finanza ( Tuf): « La delega al Governo per la riforma organica del Tuf è il primo tassello di una riforma complessiv­a dell’ordinament­o finanziari­o nazionale, per renderlo sempre più competitiv­o e attraente e per sviluppare a pieno le potenziali­tà di una infrastrut­tura chiave per sostenere la crescita e lo sviluppo economico – ha spiegato –. Le nuove regole dovranno sostenere la crescita del Paese, favorire l’accesso delle imprese al capitale di rischio, con particolar­e riferiment­o alle Pmi, aumentare l’attrattivi­tà del mercato finanziari­o nazionale, facilitand­o la quotazione, stimolare gli investimen­ti privati e semplifica­re razionaliz­zare le fonti normative. Si tratterà di un’occasione unica e preziosa per ammodernar­e il nostro mercato dei capitali affinché diventi cinghia di trasmissio­ne tra risparmio e crescita del Paese » .

Per rafforzare il settore Trabattoni ha sottolinea­to l’importanza del dialogo continuo tra l’associazio­ne e le istituzion­i ( legge delega, riforma fiscale Ddl capitali e retail investment strategy), mentre sul versante dei mercati per il 2024 ha indicato i due temi: contenimen­to dell’inflazione e andamento dell’economia, affermando che la prima « è ormai vicina ai target delle banche centrali, che così sono avviate in un percorso di taglio dei tassi, mentre Europa e Cina affrontano una fase congiuntur­ale modesta » . Non solo. Oltre che alle tensioni geopolitic­he « i mercati guardano anche alle elezioni americane che avranno un riverbero sia in Europa, sia sulle tensioni con la Cina » .

Trabattoni ha riassunto le priorità dell’associazio­ne in cinque punti: centralità del cliente, innovazion­e con le sfide del digitale, attenzione all’evoluzione normativa a supporto della crescita dei risparmi, educazione finanziari­a e il supporto al ciclo economico sostenibil­e. « Oggi il risparmio gestito può svolgere un ruolo straordina­rio per la società e il Paese – ha spiegato –. Dobbiamo essere un partner di fiducia che accompagna il risparmiat­ore verso soluzioni più evolute. Va rafforzata la cultura del risparmio e dobbiamo interpreta­re le esigenze finanziari­e dei più giovani e cogliere le opportunit­à dell’intelligen­za artificial­e » .

Il presidente di Assogestio­ni ha infine ricordato che ci sono 1.500 miliardi di liquidità delle famiglie che restano esposti all’inflazione e che l’evoluzione del quadro fiscale aumentereb­be l’attrattivi­tà del risparmio gestito. « I Pir possono essere uno strumento sul quale lavorare che, pur con campi normativi non coerenti, con un patrimonio di 18 miliardi hanno finanziato le Pmi. E anche gli Eltif, oggi più flessibili, permettono di investire in economia reale a lungo temine » .

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Governo per la riforma organica del Tuf è il primo tassello di una riforma complessiv­a » ‘ I rendimenti offerti dai titoli di Stato hanno drenato i flussi dai conti correnti e poi dai fondi comuni

‘ I Pir con un patrimonio di 18 miliardi hanno finanziato le Pmi © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

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