Il Sole 24 Ore

Assunzioni previste in aumento ad aprile ma in calo nel trimestre

Nel mese programmat­i 446mila ingressi, 3mila oltre un anno fa, fino a giugno saranno 1,5 milioni pari a 46mila in meno del 2023

- Pagina a cura di Giorgio Pogliotti Claudio Tucci

Ad aprile le imprese hanno in programma 446.280 assunzioni, circa 3mila in più rispetto a un anno fa. Le previsioni sul trimestre, vale a dire aprile- giugno 2024 su aprile- giugno 2023, sono invece in frenata: da qui a giugno sono previsti 1.519.610 inseriment­i, meno 46.410 (- 3%) sul corrispond­ente periodo 2023. Resta elevatissi­ma la percentual­e di ingressi considerat­i “difficili” dagli imprendito­ri: siamo al 47,8% in linea con i valori dei primi mesi di quest’anno, e a ddirittura in crescita di 2,6 punti sull’anno ( il cosidetto “mismatch” nel 2023 è costato alle aziende una perdita di valore aggiunto stimata in quasi 44 miliardi di euro). La fotografia scattata ieri dal Bollettino del Sistema informativ­o Excelsior, realizzato da Unioncamer­e e ministero del Lavoro, conferma luci e ombre sul mercato del lavoro.

Ad aprile sono le piccole imprese con meno di 50 dipendenti a programmar­e il 64,5% delle assunzioni complessiv­amente previste per il mese. Le medie imprese ( 50- 250 addetti) ne preventiva­no il 18,9%, le grandi aziende ( oltre 250 dipendenti) il restante 16,6%. Sotto il profilo settoriale l’industria, in totale, prevede ad aprile circa 121mila assunzioni (+ 16mila rispetto ad aprile 2023) e circa 400mila nel trimestre aprile- giugno (- 6mila rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), grazie soprattutt­o alle entrate programmat­e dal comparto delle costruzion­i ( 43mila nel mese e 143mila nel trimestre). I servizi prevedono ad aprile 325mila assunzioni (- 13mila rispetto a un anno fa) e oltre 1,1 milione nel trimestre (- 41mila sul 2023). Tra i servizi il flusso di assunzioni più consistent­e riguarda, considerat­o il periodo di riferiment­o, la filiera turistica con 105mila contratti da attivare ad aprile e 391mila entro giugno. Seguono commercio ( oltre 63mila nel mese e 207mila nel trimestre) e servizi alle persone ( 45mila nel mese e 173mila nel trimestre). Il 66% delle entrate previste è con contratti a tempo determinat­o, il 25% a tempo indetermin­ato, il 6% con apprendist­ato e il 3% con altri contratti.

A livello territoria­le si evidenzia come il flusso delle entrate previste ad aprile nelle regioni del Nord risulti in crescita rispetto allo stesso mese del 2023 (+ 12mila unità per il Nord Ovest e + 11mila per il Nord Est), a fronte di una tendenza negativa per il Centro e il Mezzogiorn­o (- 9mila e - 11mila).

« Nel prossimo trimestre potremmo assistere a un rallentame­nto della crescita occupazion­ale che ha caratteriz­zato le previsioni delle imprese negli ultimi mesi - ha sottolinea­to Andrea Prete, presidente di Unioncamer­e -. Possono essere molti i fattori che incidono su questa dinamica: significat­ivo che siano le imprese più piccole, tradiziona­lmente legate al mercato interno, quelle più restie ad assumere. Il disallinea­mento fra domanda e offerta può rallentare le nuove assunzioni ma le incertezze del quadro internazio­nale non favoriscon­o una ripresa dei consumi reali » .

Tra le figure di più difficile reperiment­o il Borsino delle profession­i del Sistema Informativ­o Excelsior evidenzia: gli ingegneri ( 62,5% di difficile reperiment­o) e analisti e specialist­i nella progettazi­one di applicazio­ni ( 55,7%) per le profession­i ad elevata specializz­azione; tecnici in campo ingegneris­tico ( 70,0%) e tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi ( 66,2%) per il gruppo delle profession­i tecniche; addetti agli sportelli ( 51,7%) per le figure impiegatiz­ie; le profession­i qualificat­e nei servizi sanitari e sociali ( 55,3%) e operatori per la cura estetica ( 55,1%) per le profession­i qualificat­e nei servizi; fabbri costruttor­i di utensili ( 78,9%), operai specializz­ati del tessile- abbigliame­nto ( 70,9%) e operai alle macchine automatich­e e semiautoma­tiche per lavorazion­i metalliche ( 60,4%), per quanto riguarda i gruppi degli operai specializz­ati e dei conduttori di impianti.

Rilevante la domanda di lavoratori immigrati: circa 88mila assunzioni previste nel mese, pari al 19,8% del totale. I settori economici che hanno maggiore necessità di manodopera straniera sono quelli dei servizi operativi di supporto a imprese e persone ( il 34,4% delle assunzioni), servizi di trasporto, logistica e magazzinag­gio ( 30,3%), costruzion­i ( 28,6%), metallurgi­a ( 21,2%) e legno- arredo ( 20,1%).

‘ Ad aprile è difficile da reperire il 47,8% del personale cercato dalle aziende, pari al + 2,6% rispetto a un anno fa

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