Bnl, intesa sulla staffetta 908 uscite e 776 assunti
Bnl Bnp Paribas sarà la prima banca ad applicare le nuove regole della staffetta generazionale previste dall’ultimo contratto collettivo nazionale dei bancari. Con l’accordo sindacale, raggiunto con Fabi, First, Fisac, Uilca e Unisin, la banca ha infatti condiviso una riorganizzazione che, secondo il calcolo sindacale, porterà a 908 uscite ( quasi il 10% dei circa 10mila addetti) e 776 assunzioni: questo significa che circa l’ 85% delle persone che escono verranno sostituite, con particolare attenzione alla rete commerciale dove il rapporto sarà uno a uno. Un elemento distintivo di questo accordo, molto apprezzato da tutti i sindacati, perché mediamente negli accordi di settore si fa un’assunzione ogni due uscite. Per l’amministratore delegato di Bnl e responsabile del gruppo Bnp Paribas in Italia, Elena Goitini, si tratta di un accordo « ad impatto sociale » , che esprime « una visione di medio lungo periodo » . Punta « sull’occupazione dei giovani aperti a cambiamenti, evoluzioni e nuove competenze, dando loro la possibilità di entrare nel mondo del lavoro e in una delle maggiori banche del Paese » . Nello stesso tempo, però, continua Goitini, « risponde alla volontà di chi, dopo anni di carriera, abbia voglia di vivere “il terzo tempo” della propria vita » . Per aiutare chi è vicino alla pensione e vuole uscire, la banca e i sindacati hanno inserito la più ampia rosa possibile di strumenti, sia legislativi che contrattuali e una serie di incentivi. Come per esempio per chi matura i requisiti entro il 30 giugno 2025 e uscirà con anticipata, quota 103, quota 104 e opzione donna. Per chi invece potrà andare in pensione tra luglio 2025 e il 31 dicembre del 2026 ci sarà la possibilità di aderire al Fondo di solidarietà, che viene riattivato dopo molti anni. Per chi matura l’età pensionabile dal 2027 è stato inoltre previsto il riscatto della laurea per agganciare il pensionamento o il Fondo di solidarietà. Non solo. La banca fa da apripista nella sperimentazione della nuova staffetta generazionale ( non appena ci saranno i decreti interministeriali), con riduzione oraria per chi esce - ma diminuzione meno che proporzionale della busta paga - e nuove assunzioni. Prevista anche una contribuzione complementare aggiuntiva al fondo pensione per le ore non lavorate per evitare qualunque effetto negativo sulla previdenza. Oltre al tema organizzativo e occupazionale l’intesa ha affrontato anche il welfare: la previdenza complementare a carico dell’azienda sale al 4,50% da giugno 2025, mentre il buono pasto sarà alzato a 8 euro.