Debutta Milano, prima Alfa Romeo elettrica
La vettura, prodotta in Polonia, segna il ritorno del Biscione nel segmento B
È il modello del rilancio di Alfa Romeo in senoaStellantis. Milano, chehadebuttato ieri, proprio nella città lombarda, ha due punti chiave: è la prima elettrica del Biscione ( ma è anche mild hybrid) e segna il ritorno del marchio nel segmento B, abbandonato dai tempi della MiTo e per la precisione porta Alfa nello strategico settore B- Suv che, cuore del mercato auto, è fondamentale per aumentare i volumi ( tenendo d’occhio i profitti vista la vocazione sport premium). Milano è anche la prima Alfa tutta sviluppata sottoanche la prima Alfa tutta sviluppata sotto il comando del Ceo Jean- Philippe Imparato, uno dei colonnelli di Tavares ed ex numero uno d iP eugeot.Unf rance se che però ama l’Italia e l’Alfa Romeo e si è messo in gioco con lo sviluppo della Tonale, made in Pomigliano, ridefinendo un progetto nato in seno a FCA.
Milano, inoltre, è la prima Alfa Romeoè la prima Alfa Romeo costruita fuori dall’Italia e precisamente a Tychy, in Polonia, dove sono assemblate anche le cugine Jeep Avenger e Fiat 600. Probabilmente molti grideranno allo scandalo, ma vari cordato chela fa b-ma va ricordato chela f abbrica polacca è uno stabilimento storico diFiat, dove son ostate costruite auto famose comemos eco mela Lan ci aYp silo nel aFiat 500la Lancia Y psi lo nel aFiat 500 termica dal 2007. « Alfa Romeo Milano - spiega Carlos Tavares, ceo di Stellantis, è sviluppata e disegnata e sviluppata in Italia. è prodotta in Polonia perché l’esigenza è ottimizzare i costi e condividere piattaforme » . Del resto, spiega il ceo di Stellantis Alfa Romeo beneficia ora delle economie di scala e questo « permettere di puntare sulla qualità proteggendo i margini senza dover per forza puntare sui volumi. La spinta sui volumi - prosegue - è stato uno dei grandi errori degli anni scorsi anni caratterizzati da un sovra investimenti, mentre ora Alfa Romeo fa utili e ha un serio piano prodotto » .
Lo stabilimento è stato uno dei primi ad adeguarsi all’ allineamento tecno logico dell’ integrazione tra P SA eF CA in Stellantis. Infatti, Mi lanosi basa sulla piattaforma eCMP2, sviluppata proprio in seno aPSA.N on è la più moderna delgr upNon è la più moderna delgr uppo( le più nuove sono leSTL AL argee Medium, native elettriche che sono destinate anche a Cassino e a Melfi), ma è attualee, soprattutto, multienergia: permette di costruire modelli full electric oppure ibridi. Milano è offerta in un avariante Elettrica in due versioni (156 o 240 cv),b atteri ada54kWh, autonomia da oltre 400 km e ricarica in DC fino a100kW. Milano Ibrida sfrutta un 3 cilindri turbo, da136cv, derivato e migliorato dal Purederivato e migliorato dal Puretech usato in altri modell iP a/Stellantis. Vanta un motore elettrico da 48 Volt e 21 kW, inserito nel cambio automatico a doppia frizione. C’è anche la versione a trazione integrale con la famosa denominazione Q 4. A bordo molta tecnologia, con software sviluppato internamente e in Italia, insieme al design della vettura ( uno dei vanti del ceo Imparato).
Lunga 4,17 metri e larga 1,78, appartiene a pieno titolo al segmento B Suv, molto affollato e dove la competizione è feroce sia nell’area dei generalisti sia in quella premium; il segmento B infatti è importante in Europa e ancor più in Italia dove pesa quasi metà del mercato totale.
La Milano è il primostep per evoluzione gamma.zio ne gamma .« A Cassino-spiega T avare s-costruiremo le nuove Stelvio e Giulia basate sull’ archit et turaSTL AL arge, con un investimento a livello di gruppo dell’ordine degli 800 milioni che rende possibile ad Alfa di beneficiare di tecnologie condivise. A proposito di condivisi on eT avar es è ritornato, con una domanda diretta del Sole 24 Ore sull’ idea dimanda diretta del Sole 24 Oresull’idea di una “Airbus” dell’automotive europea. « È un’ipotesi interessante - dice - ma vanno considerati i rischi del depauperamento delle risorse e delle competenze » . Il Ceo, ha confermato che un car maker di Pechino avrebbe voluto comprare Ma sera ti, ma« Stellantis non ha intenzione di cedere marchi ».