Marghera, Alkeemia al centro del futuro europeo delle batterie
A Venezia si discute il futuro del settore e la necessità di una produzione europea
Tre giorni, 68 aziende internazionali provenienti da 20 diversi Paesi - fra gli altri Canada, Francia, Germania, Giappone, Cina, Norvegia e Korea - e organi istituzionali: la seconda edizione dell’Alkeemia Battery Forum “Chemistry behind the cell” porta fino al 12 aprile a Venezia il fulcro del dibattito e dei progetti con l’obiettivo di disegnare il futuro delle batterie.
Un settore primario per l’economia globale e che nella vicina Porto Marghera vede Alkeemia - startup da 70milioni di fatturato che raccoglie l’esperienza della produzione di acido fluoridrico dal 1956, oggi leader europeo della chimica del fluoro - impegnata nel prossimo sviluppo dei sali di litio, elemento indispensabile per la mobilità sostenibile e l’accumulo di energia rinnovabile.
Il mercato dei battery materials - i componenti che contribuiscono alla realizzazione e alle performance di batterie elettriche per il settore
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automotive o per gli smartphone, solo per citare gli usi più diffusi - è in costante crescita, con una domanda in rapida espansione. Globalmente i dati indicano per il mercato batterie un + 26% annuo fino al 2030 ( espresso in GWh/ anno), seguito da un prudenziale ma significativo 9% annuo per gli anni successivi. Dunque, entro 5- 6 anni solamente l’Unione Europea - che nella produzione parte sostanzialmente da zero, ma non può continuare a dipendere dalle forniture asiatiche - avrà bisogno di un derivato del litio, come l’esafluorofosfato, in quantità stimabili in circa 120- 150 tonnellate per anno.
L’esigenza è non solo quella di avere abbastanza componenti, ma di rispondere a queste esigenze creando un’alternativa europea in grado di contribuire alla transizione energetica in atto. « Oggi siamo chiamati a creare una supply chain in grado di competere con gli altri mercati. Da questa volontà nasce l’Alkeemia Battery Forum. Crediamo che da simili occasioni di collaborazione nascano sinergie strategiche per il futuro del mondo della chimica e delle batterie. Stiamo investendo molto nello sviluppo di nuove tecnologie, ponendoci come riferimento in tutta Europa per il settore. La partita che stiamo giocando è una di quelle decisive, abbiamo bisogno del contributo di istituzioni, grandi aziende e università per vincerla. D’altro canto sappiamo che c’è un grande potenziale di crescita, basti pensare al segmento dell’automotive: le auto elettriche in Europa oggi rappresentano circa il 16% di quelle circolanti, con enormi margini di crescita. Vogliamo riportare Porto Marghera e l’Italia al centro della filiera » , spiega Lorenzo Di Donato, ceo Alkeemia, che nel sito di Porto Marghera si muovono i primi passi per sostenere le più recenti tecnologie a base di sodio nel settore dell’accumulo di energia.
A Venezia per il forum sono arrivati big del settore dei motori come Ferrari e Ducati, ma anche rappresentanti del mondo accademico come la Bicocca di Milano, l’Università di Bologna e quella di Pavia e i maggiori esponenti europei del mondo battery come ACC, Univers e Blue Solutions, asiatici quali Catl SvoltT, Nippon Shokubai, LG Energy Solution e BTR ( principale produttore mondiale di grafite). Tra gli altri partecipanti, Toyota, Syensqo, Arkema, e FAAM ( unico produttore italiano di celle).
Partecipano 68 aziende internazionali provenienti da 20 diversi Paesi: fra loro Ferrari, Ducati e molti atenei