Tassi sui mutui in calo dal 4,38% al 4,31% per le famiglie italiane
Va avanti ( lentamente) la discesa dei tassi di interesse sui mutui erogati dalle banche. Dall’indagine della Banca d’Italia sulle aspettative di inflazione e crescita emerge che a febbraio i prestiti alle famiglie sono stati erogati con un tasso medio Taeg ( comprensivo delle spese accessorie) del 4,31% contro il 4,38% di gennaio.
In calo sempre a febbraio prestiti e depositi delle banche: quelli al settore privato sono diminuiti del 2,5% sui dodici mesi (- 2,6% nel mese precedente). I prestiti alle famiglie si sono ridotti dell’ 1,3% sui dodici mesi ( come a gennaio) mentre quelli alle società non finanziarie si sono ridotti del 3,8% (- 3,9% nel mese precedente). I depositi del settore privato sono diminuiti dell’ 1,2% sui dodici mesi (- 2% in gennaio). Al contrario la raccolta obbligazionaria è aumentata del 18% ( 21% in gennaio).
Per quanto riguarda l’inflazione Bankitalia – nell’indagine presso le imprese - osserva che « negli ultimi 12 mesi i prezzi praticati dalle aziende hanno continuato a decelerare, con variazioni ben inferiori ai picchi raggiunti nel 2023. Le attese sull’inflazione al consumo sono scese all’ 1,5% su tutti gli orizzonti temporali, raggiungendo in ogni comparto i livelli più bassi dal 2021 » .
L’indagine fa emergere inoltre che le aziende sono più ottimiste sulla situazione economica ma pesano su tempi e costi gli attacchi dei ribelli Youthi alle navi in transito nel Mar Rosso dirette o in arrivo dal Canale di Suez, arteria vitale per l’economia italiana: tra il 23 febbraio e il 18 marzo 2024 presso le imprese italiane dell’industria e dei servizi con almeno 50 addetti, nel primo trimestre del 2024 « i giudizi sulla situazione economica generale e sulle proprie condizioni operative sono divenuti meno negativi rispetto al periodo precedente. Circa un terzo delle imprese manifatturiere ha tuttavia subito ritardi o rincari nell’approvvigionamento di input per effetto delle tensioni nel Mar Rosso » .
La domanda risulta ancora debole ma nel complesso in miglioramento: l’andamento è positivo nei servizi e nelle costruzioni e meno negativo nell’industria in senso stretto. Dopo due trimestri di contrazione, un impulso favorevole è giunto anche dalle vendite all’estero. Le prospettive per il secondo trimestre prefigurano una ripresa delle vendite sospinta sia dalla domanda interna sia da quella estera. I giudizi sulle condizioni per investire e di accesso al credito sono divenuti decisamente meno sfavorevoli rispetto alla scorsa rilevazione. Il saldo tra previsioni di aumento e di riduzione della spesa per investimenti nel 2024 si conferma positivo. L’occupazione continuerebbe a crescere anche nel secondo trimestre dell’anno.