Ferrovie, ricavi in crescita a 15 miliardi (+ 8%) Record d’investimenti
L’ad Ferraris: « Il gruppo conferma il ruolo di sostegno del sistema economico »
Dietro l’angolo c’è la sfida per il rinnovo del suo mandato giunto a scadenza con l’approvazione del bilancio 2023. I cui risultati, approvati ieri dal cda, raccontano l’accelerazione che ha impresso alla macchina di Ferrovie da quando, nel giugno del 2021, è stato nominato al timone. Uno sprint che l’ad Luigi Ferraris rivendica quando, nel commentare i conti - archiviati con un ebitda in rialzo dell’ 1%, a circa 2,2 miliardi di euro ( e in crescita del 14% al netto di partite straordinarie), un ebit in aumento del 29%, a 338 milioni, un utile netto a 100 milioni di euro (- 51%, su cui pesa però l’impatto di partite non ricorrenti, al netto delle quali il valore è più di sei volte quello centrato nel 2022) e ricavi operativi a circa 15 miliardi (+ 8%) -, evidenzia come « il 2023 ha segnato un anno record per gli investimenti di Ferrovie dello stato che hanno superato i 16 miliardi di euro, un livello mai registrato nella storia del gruppo » . Un impegno notevole, rimarca ancora il ceo, « in termini di capacità e sviluppo per l’ammodernamento infrastrutturale del Paese, a cui contribuiscono anche i fondi assegnati con il Pnrr, di cui Fs è la principale assegnataria con oltre 26 miliardi » . E dei quali, certificano i numeri diffusi ieri, risultano spesi 8 miliardi di euro, pari a circa il 30% delle risorse previste, in linea con il cronoprogramma.
Quanto al bilancio, l’accelerazione sui ricavi operativi appare sostenuta dalle performance operative, ma anche dalla spinta assicurata dal polo Passeggeri, che ha chiuso l’anno con un livello pari a 7,7 miliardi (+ 11%), e dal polo Logistica che ha mostrato un fatturato in crescita del 5,6%, a 1,1 miliardi, pur in un contesto europeo complesso, come sottolinea anche Ferraris. Il quale rimarca con forza che, nonostante lo scenario caratterizzato da crisi geopolitiche, rallentamento dell’economia mondiale, inflazione elevata, « il gruppo Fs nel triennio 2021- 2023 si è posizionato al centro dell’ecosistema della mobilità attraverso la messa a terra di investimenti per 40 miliardi di euro, ha portato avanti il piano di assunzioni con oltre 30mila nuovi ingressi e riorganizzato la struttura del gruppo e la strategia internazionale, confermando il proprio ruolo a sostegno del sistema economico e industriale del Paese » .
Rispetto al monte di 40 miliardi di investimenti, dalla nota diramata ieri a valle del cda, si evince che 26 miliardi di euro sono stati destinati alle infrastrutture ferroviarie, 8 miliardi di euro alla rete stradale, oltre 5 miliardi di euro al rinnovo del materiale rotabile e un miliardo alla logistica, alla rigenerazione urbana e al miglioramento delle tecnologie. Negli ultimi tre anni, poi, Ferrovie ha bandito 1.188 nuove gare per un valore complessivo di 53 miliardi di euro. E, sul fronte internazionale, indicato da Ferraris come uno dei principali driver dello sviluppo del gruppo, sono stati registrati oltre 2 miliardi di euro di fatturato, con una crescita superiore all’ 80% rispetto al 2020, grazie al lancio dell’Alta velocità in Francia e Spagna e allo sviluppo della logistica sul mercato dell’Europa centrale integrato con l’Italia.