Intel e AMD, grande sfida a Nvidia sui chip per l’intelligenza artificiale
Parte sul mercato la corsa dei nuovi prodotti per far concorrenza al big Il rally a Wall Street coinvolge Amd, Arm, Tsmc, Asml e Alphabet
Il fortino è in mano a Nvidia. Mentre l’assalto è firmato dai competitor più agguerriti: una ristretta cerchia di produttori che va da AMD a Intel. Il florido mercato dei chip per l’intelligenza artificiale è un disegno già noto, ma le variabili sono molte. E potrebbero imprimere veloci cambiamenti, così come veloce è stato il boom che ha reso i protagonisti aziende trilionarie.
Partiamo da una notizia, anzi da due: ieri Intel, uno dei produttori di semiconduttori più longevi al mondo, ha svelato il suo nuovo chip di punta per l’intelligenza artificiale. E qualcosa di simile ha fatto anche Google.
Il gigante di Santa Clara ha presentato un processore aggiornato, chiamato Gaudi 3, che sarà disponibile a partire dal terzo trimestre di quest’anno. Si tratta di un chip progettato per incrementare le prestazioni in un’area chiave: l’addestramento dei sistemi della GenAI. Va detto che le versioni precedenti di Gaudi non sono riuscite a ottenere il successo che Intel sperava di ottenere, ha detto l’amministratore delegato dell’azienda californiana, Pat Gelsinger.
Google, invece, non ha mai fatto dei chip un suo business. Ma con la fame di silicio così violenta ( dettata dal boom dell’AI), l’azienda di Mountain View vuole esplorare il settore. E un paio di giorni fa ha presentato la serie di processori Axion, le prime CPU della società guidata da Pichai basate su architettura di derivazione Arm. Un guanto si sfida.
La corsa di Nvidia
« Il mondo ha bisogno di più fornitori e noi siamo impegnati a fornire questa scelta. Il mercato chiede un’alternativa » , ha detto Pat Gelsinger. E il riferimento è chiaramente a Nvidia.
Ipotizzando come punto di partenza il gennaio 2023 ( il boom della intelligenza artificiale generativa è collocabile più o meno in quelle settimane, ndr), Nvidia è cresciuta del 484% in borsa, raggiungendo una capitalizzazione di mercato impensabile fino a un anno fa: oltre 2 trilioni di dollari. La ragione, ormai nota, è il chip H100, cuore pulsante di ChatGPT e simili. Nvidia è diventata quasi monopolista del mercato dei chip per l’AI, semplicemente perché i competitor non hanno offerto - fino a oggi - processori in grado di competere con H100. Ma la sensazione, come dicevamo in apertura di questo articolo, è che i cambiamenti siano imminenti, perché società come AMD, Intel e simili stanno lavorando alacremente allo sviluppo di nuovi processori capaci di competere con Nvidia. A partire proprio dall’ultimo nato in casa Intel. Secondo le valutazioni della casa produttrice, infatti, Gaudi 3 sarà più veloce e più efficiente dal punto di vista energetico rispetto all’H100. Se così fosse, Intel potrebbe
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scatenare nuovo entusiasmo a Wall Street. Entusiasmo che ieri, all’annuncio dei nuovi chip, non si è visto: il titolo di Intel, infatti, ha addirittura perso oltre il 2% a New York, mentre quello di Nvidia ha guadagnato oltre un punto e mezzo. Segno che per ora Wall Street punta ancora sull’azienda di Jensen Huang, che del resto ha recentemente annunciato Blackwell, nuova eccellenza nel mondo dei chip per l’intelligenza artificiale. Da Intel, in questo senso, hanno fatto sapere di non poter fornire confronti fra Gaudi 3 e Blackwell fino a quando tali prodotti non saranno disponibili al pubblico. Il tutto mentre anche AMD - da sempre concorrente nel settore dei processori per personal computer - ha presentato la sua linea di acceleratori per l’AI, chiamata MI300. Proprio AMD è la società che è cresciuta di più, a Wall Street, dopo Nvidia: + 163,7% in questi 15 mesi. E c’è chi scommette che potrebbe essere proprio la società guidata da Lisa Su la vera competitor di Nvidia. Anche perché le altre società del settore - come TSMC, ma anche l’olandese Asml, la britannica Arm e i giganti come Microsoft e Meta - sembrano spingere verso un business collaterale.
Di certo, la sfida dei chip per l’AI - per ora dominata da Nvidia - è appena iniziata. Forse si rivelerà un piatto così ricco da saziare più player. Ma la vera sfida sarà sull’energia: con un’AI così energivora, i chip capaci di rendere questi sistemi più sostenibili avranno maggiori chance di successo. Ma questa è un’altra storia. Per ora.
La sfida fra i competitor si sposta sulla capacità dei nuovi chip di rendere sostenibile un settore fortemente energivoro