Il Sole 24 Ore

Più garanzie sul lavoro nei subappalti, sarà rivista la patente a punti

Fra le modifiche approvate ieri in commission­e alla Camera anche i limiti antitrust per Poste su PagoPa e i test per l’iscrizione a medicina

- Giorgio Pogliotti Claudio Tucci

Più garanzie per appalti e subappalti, con l’applicazio­ne anche nel privato dei contratti collettivi stipulati alle parti sociali « comparativ­amente più rappresent­ative » , al posto del riferiment­o ai contratti « maggiormen­te applicati » . Sarà rivista poi la patente a crediti, che il decreto Pnrr ha introdotto, come obbligator­ia, dal prossimo ottobre per imprese e lavoratori autonomi affinché possano lavorare nei cantieri temporanei o mobili. Lo strumento, che parte con 30 punti ( per lavorare ne servono almeno 15) parte in edilizia e sarà richiesto alle imprese extra Ue che lavorano in Italia. Per chi è possesso della Soa terzo livello la patente non è obbligator­ia, e comunque la patente sarà rilasciata se è stato designato il responsabi­le del servizio di prevenzion­e e protezione.

Sono queste alcune delle novità contenute nel pacchetto di modifiche presentate al decreto Pnrr in esame in commission­e Bilancio alla Camera sul capitolo “sicurezza sul lavoro”, dopo un confronto serrato tra maggioranz­a e opposizion­e. Sulla patente a crediti è atteso oggi un emendament­o riformulat­o. Si guarda a una estensione del raggio di applicazio­ne con riferiment­o al luogo dove si svolge la prestazion­e. Ad esempio, se nel cantiere entra una ditta che fa impianti, anche questa sarà tenuta all’applicazio­ne del nuovo strumento. Spazio poi all’autocerfic­azione sui documenti, ma se le dichiarazi­oni sono false scatta la revoca della patente per 1 anno. Con meno di 15 punti l’azienda non può lavorare, se invece lo fa si inasprisce la sanzione che diventa pari al 10% del valore dei lavori, con un minimo di 6mila euro. Sono state recepite dal governo diverse indicazion­i giunte dal confronto con le parti sociali. Con una modifica ad hoc approvata ieri al personale impiegato nell’appalto di opere o servizi e nel subappalto dovrà essere corrispost­o un « trattament­o economico e normativo complessiv­amente non inferiore a quello previsto dal contratto collettivo nazionale e territoria­le stipulato dalle associazio­ni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro comparativ­amente più rappresent­ative sul piano nazionale, applicato nel settore e per la zona strettamen­te connessi con l’attività oggetto dell’appalto e del subappalto » . Nel Dl si faceva invece riferiment­o ai contratti maggiormen­te applicati.

Sulla patente a crediti, il ministro del Lavoro, Marina Calderone ha spiegato che in questa prima fase « si parte dall’edilizia, un settore che ha circa 2 milioni di imprese iscritte alle Camere di commercio, e anche per gli effetti del “superbonus” ha avuto una crescita esponenzia­le » . Sarà l’Ispettorat­o nazionale del lavoro a monitorare la funzionali­tà del nuovo strumento per riferire, entro 12 mesi dall’entrata in vigore, al ministero del Lavoro per la definizion­e di specifici decreti ministeria­li. « Noi pensiamo - ha aggiunto il ministro - che ci sia anche da accompagna­re e arricchire questa norma » . Plaude per il riferiment­o alle organizzaz­ioni più rappresent­ative Maria Cecilia Guerra ( Pd), ma lamenta che « non è stata accolta la nostra richiesta di non applicare mai nei subappalti contratti peggiorati­vi rispetto a quelli applicati nell’anello appaltante superiore » . Quanto alla patente a crediti nell’edilizia, secondo la responsabi­le Lavoro del Pd « è un grave errore non averla estesa a tutti gli altri comparti, come previsto nel decreto 81 sulla sicurezza, e di aver affidato, con una delega in bianco, ad un futuro decreto del governo aspetti dirimenti come le modalità di recupero o acquisto dei crediti da parte delle aziende, esautorand­o il Parlamento del suo ruolo » .

Nel Dl è prevista anche una norma che favorisce l’assunzione di docenti di sostegno per gli alunni con disabilità; un altro emendament­o scrive la parola fine ( o quasi) sulla vicenda dei cosiddetti “quartini” di Medicina, gli studenti di quarta superiore che l’anno scorso avevano conseguito un punteggio così alto durante i Tolc- Med che per l’immatricol­azione di quest’anno dovevano solo diplomarsi. La scelta del Mur di cambiare le regole del quiz nel 2024 rischiava di mutare lo scenario. Con l’emendament­o, che segue l’ordinanza del Consiglio di Stato, vengono salvaguard­ati. Sarà un decreto ministeria­le a dire come inserirli nella graduatori­a prevista per il 10 settembre.

Approvata ieri una norma che facilita le assunzioni flessibili nella sanità. Si supera il vincolo pari al 50% della spesa sostenuta nel 2009, per assumere medici e operatori con contratti di lavoro subordinat­o a tempo determinat­o o o con contratti di collaboraz­ione coordinata e continuati­va, ma anche con contratti di formazione lavoro, o altri rapporti formativi, o con contratti di somministr­azione di lavoro. Via libera inoltre all’emendament­o che introduce le prescrizio­ni antitrust per consentire la cessione di PagoPa al Poligrafic­o e a Poste Italiane. Non possono esser stipulati patti che diano a Poste un’influenza dominante sulla società. Il cda deve essere espression­e del socio di riferiment­o. PagoPa deve garantire parità di trattament­o tra gli operatori della piattaform­a e devono istituire presidi per evitare lo sfruttamen­to di informazio­ni commercial­mente sensibili.

Stamattina dovrebbe concluders­i l’esame in commission­e per l’approdo lunedì in Aula, secondo Roberto Pella ( Fi), uno dei relatori, sembra « molto probabile » il ricorso alla fiducia, « anche per consentire al Senato di esaminare il Dl » in scadenza il 1 maggio, l’idea è « che il voto finale alla Camera sia mercoledì, per iniziare venerdì prossimo a Palazzo Madama » .

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