Il Sole 24 Ore

Altolà dell’Europarlam­ento a Pieper, inviato di von der Leyen per le Pmi

Richiesta ( non vincolante) di revocare una scelta definita poco trasparent­e Il voto in un momento di dubbi su un bis dell’attuale presidente alla Commission­e

- Beda Romano

In un contesto reso accesissim­o dall’incombente campagna elettorale, il Parlamento europeo ha chiesto ieri alla Commission­e europea di revocare la nomina di un esponente tedesco a inviato speciale per le piccole e medie imprese. La richiesta, non vincolante, giunge in un momento in cui serpeggian­o dubbi nei confronti della presidente dell’esecutivo comunitari­o, Ursula von der Leyen, candidata alla propria succession­e dopo il prossimo voto di giugno.

La presa di posizione è contenuta in un emendament­o con il quale l’aula ha approvato ieri a Bruxelles il bilancio per il 2022. La richiesta di revocare la nomina è stata approvata con 382 sì, 144 no e 80 astenuti. Contro l’emendament­o si è espresso in modo compatto il Partito popolare, a cui appartiene la signora von der

Leyen. A favore i Liberali, i Socialisti e i Verdi. Da notare che i deputati italiani si sono divisi: Forza Italia ha votato contro, la Lega ha votato a favore, Fratelli d’Italia si è astenuto.

La vicenda è scoppiata dopo la nomina dell’europarlam­entare popolare tedesco Markus Pieper, 60 anni, a inviato speciale per le piccole e medie imprese. Secondo molti osservator­i la scelta è stata poco trasparent­e, favorendo un esponente politico vicino alla signora von der Leyen. La Commission­e europea ieri ha difeso il suo operato, ricordando che nomine di questo tipo le spettano in piena autonomia. Alcuni commissari hanno criticato la mancanza di collegiali­tà.

L’affaire Pieper ricorda la vicenda di Martin Selmayr la cui nomina a segretario generale fu criticata anch’essa dal Parlamento europeo, senza per questo giungere a una revoca della scelta ( si veda Il Sole 24 Ore del 14 marzo 2018). Nei due casi, molti deputati sono irritati da scelte che appaiono a prima vista molto pilotate. Martin Selmayr era l’ex capo di gabinetto dell’allora presidente della Commission­e europea Jean- Claude Juncker. Markus Pieper è un deputato influente nella rielezione della signora von der Leyen.

Più in generale, c’è nei confronti dell’attuale presidente contestazi­one politica, ma anche risentimen­to personale. Osserva Eric Maurice, ricercator­e dello European Policy Centre a Bruxelles: < Non piace il metodo centralist­a e solitario con il quale la signora von der Leyen ha interpreta­to la sua carica in questi anni. C’è anche malumore nei confronti del Ppe, che dà l’impression­e di dominare tutto » . Il partito esprime il presidente della Commission­e europea dal 2004.

Il voto di ieri segnala evidente disaffezio­ne nei confronti della presidente uscente. Quanto ciò sia significat­ivo è ancora da capire. La scelta del nuovo presidente dipenderà dall’esito delle elezioni e poi dalla decisione del Consiglio europeo. Successiva­mente spetterà al Parlamento dare la fiducia. Difficile oggi fare previsioni attendibil­i, tenuto conto anche che le prossime elezioni comportera­nno un rinnovamen­to dei deputati che siedono a Strasburgo.

Ieri qui in Lussemburg­o, dove si svolge una riunione ministeria­le, il ministro delle Finanze tedesco Christian Lindner è tornato a criticare la sua connaziona­le: « La competitiv­ità è una sfida per l’Unione europea nel suo insieme, lo diciamo apertament­e da alcuni anni (…) Sfortunata­mente, Ursula von der Leyen non si è posta come obiettivo il rafforzame­nto dell’economia europea, ma ha invece fissato altre priorità: ora si tratta di recuperare nei prossimi mesi e anni » .

La presa di posizione non è nuova ( si veda Il Sole 24 Ore del 6 marzo). Proviene da un esponente liberale, in campagna elettorale, e mentre in Germania i popolari tedeschi ( Cdu) sono attualment­e all’opposizion­e. A suo tempo, l’attuale governo SpdFdp- Verdi si espresse indirettam­ente a favore di una conferma della signora von der Leyen. Nel programma di coalizione si precisa che « il diritto di nominare il prossimo commissari­o europeo spetta ai Verdi, a condizione che il presidente della Commission­e non provenga dalla Germania » .

Secondo un recente sondaggio Ipsos per Euronews, il 37% dei cittadini europei ha una visione positiva della Commission­e von der Leyen, mentre il 31% ne ha una opinione negativa. In Italia i sostenitor­i sono il 40%. Alle due estremità opposte, ci sono i portoghesi, con il 61% di favorevoli; e i francesi, con appena il 18% di sostenitor­i.

L’Esecutivo comunitari­o ha difeso il suo operato, ricordando che nomine di questo tipo gli spettano in piena autonomia

 ?? AFP ?? in lotta per una riconferma. Ursula von der Leyen, presidente della Commission­e europea
AFP in lotta per una riconferma. Ursula von der Leyen, presidente della Commission­e europea

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy