Sostenibilità e inclusione valori fondamentali per crescere
Ieri si è svolta la sesta edizione del Sustainable Economy Forum
Una crescita sostenibile è la sola possibile, tenendo conto non solo del fattore ambientale, ma anche di quello economico e sociale. Principi riaffermati ieri, nella sesta edizione del Sustainable Economy Forum, organizzato da San Patrignano e Confindustria. « Una partnership virtuosa, c’è bisogno di unire mondi diversi, abbiamo bisogno di una sostenibilità ambientale, economica e sociale, ognuno di noi è chiamato a fare la propria parte per costruire un futuro più sostenibile per giovani, donne, anziani, imprese » , ha detto Letizia Moratti, co- fondatrice della Fondazione San Patrignano.
« Una recente analisi di Confindustria e Havas ha messo in evidenza che le aziende italiane hanno ormai integrato la sostenibilità nei loro processi. Sono sempre di più le aziende che agiscono per ridurre l’impatto delle proprie attività industriali e puntano ad un approccio integrato tra digitale, green e capitale umano » , ha detto Alberto Marenghi, vice presidente di Confindustria per l’Organizzazione, Sviluppo e Marketing. Servono, ha aggiunto, neutralità tecnologica e investimenti.
Le risorse: il ministro per gli Affari Europei, Politiche di coesione e Pnrr, Raffaele Fitto, ha ribadito che il governo è concentrato per rispettare il termine del 2026. « Il Pnrr è un grande investimento accompagnato da riforme. Con la Commissione abbiamo deciso sette nuove riforme, cinque sono legate al Repower Eu: una è collegata al Testo unico sulle rinnovabili, la seconda riguarda le transizioni e le competenze necessarie per realizzare » .
Il dibattito si è focalizzato su diversi settori: le transizioni green, digitale, education e innovazione; infrastrutture ed energia; sistema bancario e finanza, la dimensione socio- economica della sostenibilità. Temi ai quali si è aggiunto un focus sull’Africa, con il direttore generale di Confindustria, Raffaele Langella, che ha ribadito la centralità del Piano Mattei. Molti i partner: Intesa Sanpaolo partner istituzionale, Enel main partner, più altri top partner, Farmindustria, Gruppo 24 Ore, Igp Decaux, Ima Sustain Ability, NewCleo, Umana ( partner anche Ance Milano, Lodi Monza Brianza, Cassa Depositi e Prestiti e Google, con la partecipazione di E4Impact).
Inclusione e parità di genere. « Per formare il gap di occupazione femminile in Italia servirebbero 169 anni, solo il 5,1 dei ceo mondiali è donna » , ha detto Daniela Bernacchi, direttore esecutivo UN Global Compact Network Italia. Accanto, sul palco, una protagonista di questo 5,1%, Mirja Cartia d’Asero, ad del Gruppo 24
Ore: « Il nostro piano industriale è incentrato sulla sostenibilità. Riusciamo ad essere utili facendo anche utili: il nostro fatturato è cresciuto, da 21 milioni di perdite siamo arrivati quest’anno a 7,7 milioni di utile netto. Abbiamo ottenuto la certificazione della parità di genere, che è un punto di partenza, ci siamo dati criteri di misurazione oggettivi per monitorarli. Anche nel 2023 abbiamo rinnovato la certificazione. La strada è quella della sostenibilità: abbiamo esteso il piano al 2027, abbiamo aderito al Global Compact » , ha detto Cartia d’Asero, aggiungendo che questa propensione alla sostenibilità si è concretizzata all’interno, ma anche all’esterno, con i contenuti.
Gregorio De Felice, capo economista e capo della ricerca di Intesa Sanpaolo, non solo ha elencato l’attività della banca, dagli 1,5 miliardi di euro stanziati contro le disuguaglianze o le risorse destinate al reinserimento dei giovani di San Patrignano, ma ha sottolineato l’importanza per le imprese di aderire ai principi ESG per ottenere un tasso di interesse più basso. Servono competenze, investimenti e innovazione: « le nostre aziende hanno una grande responsabilità sociale, siamo i primi produttori in Europa » , ha detto Marcello Cattani, presidente di Farmindustria. Una cultura della sostenibilità a tutto tondo « verso la società ma anche verso i collaboratori » è anche la convinzione di Luca di Montezemolo, presidente di Italo. Sono molti gli esempi emersi dal dibattito: da Alberto Vacchi di Ima, che ha sottolineato il ruolo delle grandi aziende per rendere sostenibile la filiera, alla ricerca sul nucleare di quarta generazione di Stefano Buono, ceo Newcleo.
Competenze: e proprio all’interno del Forum si è svolto Orientagiovani, con il vice presidente di Confindustria per il Capitale Umani, Giovanni Brugnoli, e Raffaella Caprioglio, ad Umana, che hanno dialogato con i ragazzi. « Solo nel 2023 in termini di orientamento abbiamo coinvolto 75mila giovani, 700 scuole e 70 atenei, in molti si orientano verso le discipline Stem » , ha detto Caprioglio.
A Mario Molteni, ceo E4Impact Foundation, il compito di assegnare il Gian Marco Moratti Award 2024 a Lowemore Manyere e a Samuel Munguti, che hanno fondato un’impresa in Zimbabwe e in Kenya. Menzione speciale a Owais Khairy, che dal Sudan è emigrato in Etiopia e ha fondato un’impresa.