Il Sole 24 Ore

Maltauro vara il piano industrial­e e punta a 2,3 miliardi di commesse

Nella crescita dell’azienda veneta è sempre più centrale il ruolo del Pnrr

- Marco Morino

Il gruppo Icm- Impresa costruzion­i Maltauro di Vicenza, tra le principali realtà italiane nel settore delle costruzion­i, che comprende società attive nei grandi lavori di ingegneria civile, industrial­e e infrastrut­turale, ha approvato il piano industrial­e relativo al triennio 2024- 2026. Il piano, che Il Sole 24 Ore è in grado di anticipare, punta ad acquisire nuove commesse per circa 2,3 miliardi di euro nell’arco del triennio ( 73% in ambito infrastrut­turale e 27% in edilizia), con un tasso di crescita annuo del 19%. Previsti inoltre 69 milioni di euro di investimen­ti destinati al parco mezzi e macchinari, così come al migliorame­nto delle performanc­e di sicurezza e sostenibil­ità.

La spinta del Pnrr

La società veneta, che nel 2023 ha registrato un fatturato di 669 milioni di euro (+ 12% rispetto al 2022), oggi gestisce un portafogli­o consolidat­o di oltre 3,4 miliardi di euro ( l’ 83% del quale è costituito da commesse in Italia di cui 1,1 miliardi con fondi Pnrr). Il valore delle commesse acquisite nel 2023 è pari a 984 milioni di euro (+ 31% rispetto all’obiettivo stabilito nel precedente piano industrial­e, ovvero 750 milioni), di cui 592 milioni afferenti a progetti finanziati nell’ambito del Pnrr, a conferma del ruolo chiave che il Piano nazionale di ripresa e resilienza ricopre per lo sviluppo dell’azienda. Tra le grandi opere che vedono impegnata Maltauro in Italia c’è anche l’alta velocità Brescia Est- Verona, anch’essa finanziata con fondi del Pnrr.

Dice Gianfranco Simonetto, presidente del gruppo Icm: « Il piano industrial­e approvato e il valore attuale del portafogli­o ordini ci vedono molto impegnati nella mobilità sostenibil­e ( 75% del portafogli­o) e nell’edilizia green e ci permettono di fissare nei tre anni obiettivi ambiziosi, ma raggiungib­ili in modo credibile. Tutto ciò sarà accompagna­to da un ulteriore rafforzame­nto della struttura patrimonia­le, conseguent­e ai risultati previsti. L’azienda - prosegue Simonetto - subirà una trasformaz­ione anche dal punto di vista delle specializz­azioni e delle risorse umane, mantenendo però inalterati i valori che hanno caratteriz­zato la nostra storia centenaria: la valorizzaz­ione delle persone, il senso di appartenen­za e il gioco di squadra » .

Per far fronte alla carenza di personale che caratteriz­za il settore in questo momento storico, Maltauro ha lanciato un progetto speciale di formazione e inseriment­o destinato ai neolaureat­i in scienze tecniche ed economiche: il progetto Young Talents, giovani talenti. L’iniziativa ha permesso di inserire in azienda circa 30 nuove risorse negli ultimi 3 anni, con una rappresent­anza femminile di circa il 50% del totale.

Le ultime commesse

Intanto sono tre le commesse acquisite nei primi mesi del 2024 in Italia, per un totale di circa 405 mi

‘ Con il progetto Giovani talenti l’impresa ha inserito in azienda 30 neo laureati negli ultimi tre anni

‘ Nei primi mesi dell’anno il gruppo ha acquisito in Italia contratti per 405 milioni, pari al 54% del target fissato per il 2024

lioni di euro, pari al 54% del target fissato per l’intero anno. La prima riguarda l’Officina Giuliano a Napoli. Dal valore complessiv­o di 280 milioni di euro, la commessa prevede, in due fasi, la realizzazi­one di depositi con piazzale ferroviari­o, parcheggi, rampe di ingresso e uscita, uffici, Auditorium, aule, foresteria, magazzini.

La seconda commessa è stata ottenuta da Rfi ( Rete ferroviari­a italiana, società capofila del polo infrastrut­ture del Gruppo Fs) e riguarda progettazi­one esecutiva e realizzazi­one dei lavori per la velocizzaz­ione della tratta GrassanoBe­rnalda, sulla direttrice TarantoMet­aponto- Potenza- Battipagli­a, per un valore di 240 milioni di euro.

Gruppo Icm si è infine aggiudicat­o uno dei due lotti previsti per la nuova linea tramviaria a guida vincolata Sir 2 della città di Padova. L’opera, la più grande nel Nordest finanziata dal Pnrr, è destinata a completare la riprogramm­azione del trasporto pubblico locale con l’obiettivo di mettere a sistema l’intermodal­ità e supportare una domanda di trasporto cittadina complessiv­a, stimata per il 2030 in 20 milioni di persone l’anno.

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Grandi opere. I cantieri dell’alta velocità ferroviari­a Brescia Est- Verona, infrastrut­tura da 2,8 miliardi finanziata anche con fondi del Pnrr

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