Fendi Casa accelera sui negozi: obiettivo 100 vetrine in due anni
La strategia FF Fashion
Dopo i primi due anni dedicati soprattutto agli investimenti sullo sviluppo industriale e delle nuove collezioni, Fendi Casa accelera sul rafforzamento della rete retail e del canale contract.
Il marchio – che dal 2022 viene editato da Fashion Furniture Design ( FF Fashion), la joint venture nata dall’accordo tra Design Holding e la maison di moda Fendi – ha registrato un andamento molto positivo nel 2023, del tutto anticiclico rispetto ai trend di mercato, anche in virtù del nuovo corso impostato dalla nuova proprietà, la più grande holding italiana dell’arredo- design ( controllata da Investindustrial e The Carlyle Group), che comprende anche aziende come B& B Italia, Flos, Louis Poulsen e le rispettive controllate.
« Abbiamo quasi raddoppiato il fatturato rispetto al 2022 – spiega il ceo di FF Fashion, Alberto Da Passano – che aveva visto il lancio, a giugno, della nostra prima collezione » . Un risultato trainato soprattutto dai tre negozi a gestione diretta ( Milano, Londra e Miami, a cui da poco si è aggiunto quello di Shanghai), che pesano per il 30% dei ricavi. Anche il canale contract sta andando molto bene e vale oggi il 20% del fatturato, « a riprova che il nostro progetto è apprezzato dal mercato » , osserva il manager. La sorpresa è stata la rapida crescita della distribuzione wholesale, su cui la nuova proprietà ha operato una forte selezione: a fine 2023, i multimarca e monomarca gestiti da terzi erano 35, contro i circa 200 che facevano parte della rete vendita di Fendi Casa sotto il controllo di Luxury Living Group ( quindi fino al 31 dicembre 2021). Alla fine di quest’anno saliranno a 55, di cui 15 monomarca e 22 shop- in- shop. « Il nostro obiettivo è arrivare ad averne un centinaio nel giro di un paio di anni, per il 7580% monomarca – spiega Da Passano –. Sarà un progetto molto selettivo, con l’idea di avere un solo punto nelle città e sui mercati strategici, compresi alcuni in cui Fendi Casa non era presente, come il Giappone, dove potremmo aprire nel 2025 o 2026 » .
Tra le aree di maggiore interesse, gli Stati Uniti e il Medio Oriente, con l’apertura a Riad di un monomarca nella seconda metà dell’anno. « La nostra strategia è avere uno sviluppo armonico della rete commerciale nel mondo – spiega il ceo –: a fine 2024 avremo 12 punti vendita in Europa, dieci in America, nove in Medio Oriente, dieci in Asia e 14 in Cina » .
La stessa strategia – di selezione dei progetti e di equilibrio tra i mercati – ha guidato lo sviluppo contract, che vede il marchio attivo soprattutto in ambito residenziale, con sei progetti attualmente in corso, tra cui uno in Spagna, uno a Dubai, uno a Seul e uno a Miami.