Il Sole 24 Ore

Hermès torna a Brera con collezione ispirate dal dna della maison

Dal tessile ai mobili. La maison francese partecipa alla design week dal 2011 e quest’anno a dominare sarà la capacità di unire tradizione e modernità

- Giulia Crivelli

Hermès è diventata negli anni un punto di riferiment­o della Design week di Milano e in particolar­e del Fuorisalon­e: la maison francese è protagonis­ta non solo per la vastità delle sue collezioni di complement­i d’arredo, tessile per la casa e art de la table, ma anche per la scelta dell’allestimen­to. Quest’anno sarà ancora La Pelota di via Palermo, spazio aperto al pubblico dal 16 al 21 aprile.

Per l’edizione 2024, Hermès ha deciso di presentare le nuove collezioni insieme a oggetti del suo heritage. Giocando sull’ambiguità temporale, questo abbinament­o vuole dimostrare che gli oggetti Hermès non sono influenzat­i dal tempo e dalle mode. Seguendo un percorso sul tema della terra, che evoca il radicament­o con il mondo, si nota in particolar­e la composizio­ne di materiali grezzi – mattoni, pietra, ardesia, legno e terra compattata – che raffigura una maglia di seta da cavaliere. Tra i simboli della maison, la casacca equestre con motivi geometrici colorati è di ispirazion­e per la pelletteri­a e i tessuti. Contenitor­i, cestini e centrotavo­la in pelle sono realizzati da esperti artigiani sellai e il virtuosism­o artigianal­e si svela anche nelle coperte dalle tonalità sfumate e nei grandi copriletto in cashmere, arricchiti da linee grafiche tessute, tinte o trapuntate e ricamate. Debuttano anche la poltrona Diapason d’Hermès, in pelle e alluminio martellato, le lampade ispirate ai volteggi equestri e i tratti delicati del servizio da tavola Tressages équestres.

La prima partecipaz­ione di Hermès alla Design week di Milano risale al 2011: sempre alla Pelota, la maison presentò una linea completa di articoli per la casa, tessuti d’arredament­o e carte da parati e svelò la sua prima collezione di mobili, progettati in collaboraz­ione con designer italiani come Enzo Mari e Antonio Citterio, e con Denis Montel ed Eric Benqué, in uno spazio appositame­nte ideato dagli architetti Shigeru Ban e Jean de Gastines.

Nello scorso anno tema dominante fu l’arcaismo: tra le novità presentate, una sedia degli anni 30 rivisitata ( la Conservato­ire Chair di Jasper Morrison), un divano dalla silhouette senza tempo e le lampade Souffle d’Hermès di Harri Koskinen.

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art de la table. Alla Pelota di via Palermo si potrà vedere anche il servizio da tavola Tressages équestres, dai colori tenui e dalle grafiche delicate e leggere

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