Société Générale accelera sul riassetto e si rilancia oltre i 20 miliardi in Borsa
Cessione da 1,1 miliardi, parte del piano voluto dal nuovo ceo Krupa
La grande banca francese Société Générale, presente anche in Italia in vari segmenti del business finanziario, accelera con il piano di ristrutturazione impostato dal nuovo ceo Slawomir Krupa. Ieri in Borsa le azioni SocGen sono state tra le poche a salvarsi dal crollo pomeridiano del settore in Europa e hanno chiuso in rialzo dello 0,5%, dopo uno strappo mattutino del 4%, rafforzando la capitalizzazione di mercato sopra i 20 miliardi di euro.
A dare slancio alle quotazioni è stato l’annuncio del board, presieduto dal banchiere italiano Lorenzo Bini Smaghi, di un accordo per cedere la controllata Sgef al gruppo Bpce per un controvalore di 1,1 miliardi di euro. La transazione, che dovrebbe essere completata entro il primo trimestre del 2025, genererà per SocGen un aumento del patrimonio Cet1 di circa 25 punti base. Il progetto di disinvestimento riguarda 15 miliardi di crediti, pari a circa 8 miliardi di attivi ponderati per il rischio ( Rwa), e comprende tutte le attività di Sgef a eccezione di quelle in Repubblica Ceca e in Slovacchia, che restano per ora tra gli attivi di SocGen. « La cessione è una parte importante del nuovo piano strategico presentato a settembre 2023 da Société Générale che mira a un modello di business più semplice ed efficiente rafforzando al tempo stesso la posizione di capitale della banca » afferma una nota del gruppo guidato ormai da quasi un anno da Krupa.
Va ricordato che in settembre il debutto del nuovo ceo aveva disatteso le attese degli investitori, con un crollo del titolo superiore al 10% in un solo giorno, che erano rimasti delusi dalla “guidance” previsionale in materia di crescita dei ricavi. Krupa aveva replicato di aver fornito stime prudenziali ma credibili e che per una più corretta valutazione del piano pluriennale sarebbe stato opportuno attenderne la sua implementazione che passa anche, e forse soprattutto, dal riposizionamento strategico di SocGen. Tra le linee del piano c’è ad esempio l’ottimizzazione della storica presenza del gruppo nel continente africano, dove l’obiettivo è di rimanere nei Paesi in cui la banca ha posizioni di leadership uscendo invece dai mercati in cui la quota di mercato è marginale ( come dimostrato dalle cessioni di pochi mesi fa che hanno riguardato Congo, Guinea Equatoriale, Mauritania e Ciad). Altre dismissioni di attività sono possibili nell’Europa continentale e negli Uk e vanno di pari passo con la riorganizzazione del grande headquarter di Parigi dove due mesi fa sono stati annunciate 900 uscite volontarie negoziate con i sindacati, pari a circa il 5% del personale della sede centrale.
Il piano industriale del nuovo ceo Krupa, nominato a maggio 2023 dopo la lunga leadership di 15 anni del suo predecessore Frédéric Oudéa, sta iniziando a convincere la platea degli investitori che - superata la iniziale delusione dovuta al suo approccio prudente - ora pare stiano apprezzando l’accelerazione nel processo di riorganizzazione destinato a incrementare il Cet1 riducendo gli Rwa.
Per verificare se ci saranno già stati miglioramenti anche a livello di conto economico, bisognerà attendere il prossimo 3 maggio quando il board presieduto da Bini Smaghi approverà i risultati del primo trimestre del 2024.
‘ La transazione genererà per la banca un aumento del patrimonio Cet1 di circa 25 punti base