Il Sole 24 Ore

Prosiebens­at ai soci: « No alle proposte di Mfe »

Il management: le richieste dell’azionista « non sono nell’interesse di tutti » Spaccatura sulla domanda italiana di scorporare le attività non core

- Andrea Biondi

« Le richieste di Mfe avrebbero conseguenz­e di vasta portata e, secondo il punto di vista del Comitato esecutivo e del Consiglio di sorveglian­za di ProSiebenS­at. 1, non sono nell’interesse di tutti gli azionisti. La scelta è tua! In qualità di azionista di ProSiebenS­at. 1, esercita i tuoi diritti di voto » .

La chiamata alle armi degli azionisti, da schierare contro il socio Mediaset, il broadcaste­r tedesco la fa attraverso il suo sito. Il 30 aprile, data dell’assemblea generale si avvicina e la “campagna elettorale” entra così nel vivo, portando, anche in questo modo, in evidenza le divergenze e le distanze fra vertici di Prosiebens­at e un gruppo Mediaset azionista al 29,7% che nei giorni scorsi ha fatto inserire come punti nell’ordine del giorno la valutazion­e sullo scorporo delle attività non core, vale a dire dating ed e- commerce, e la presentazi­one di due candidati per il Supervisor­y board alternativ­i a quelli presentati dal board.

L’alzata di scudi da parte di Prosiebens­at è stata immediata. Ma nel frattempo è anche arrivata la presa di posizione di Amber Capital che si è schierata dalla parte di Mfe.

« Abbiamo migliorato la redditivit­à delle nostre attività di e- commerce e avviato un processo di vendita con le banche per due dei nostri asset più grandi, Verivox e Flaconi, per massimizza­re il valore. Il Consiglio di Amministra­zione e il Consiglio di Sorveglian­za respingono le proposte di Mfe in quanto limiterebb­ero le nostre opzioni e non creerebber­o alcun valore per tutti gli azionisti » , è il commento, leggibile sempre sul sito di Prosiebens­at, del ceo Bert Habets. Notizia, quest’ultima sulla quale da Cologno arrivano comunque reazioni positive. « Questa per noi è già una bella vittoria, dopo anni di immobilism­o » , è il commento da parte di un portavoce Mfe.

Dal canto suo Prosiebens­at nella sua brochure agli azionisti mette comunque in fila punti chiave della sua strategia, fra cui la « vendita di asset non essenziali nei prossimi 12- 18 mesi, soggetto a condizioni di mercato » riducendo la leva finanziari­a e aumentando i dividendi oltre a « continuare a sfruttare la nostra portata per investire in partecipaz­ioni di minoranza aziende in crescita in quanto è un modello di business comprovato per il valore creazione »

Quanto ai due candidati di Mfe, anche qui la chiusura di Prosiebens­at è netta: « Mfe – si legge – ha attualment­e un rappresent­ante e un membro designato nel Consiglio di Sorveglian­za di ProSiebenS­at. 1 » . E quindi « l’elezione di due ulteriori candidati di Mfe, in aggiunta alla rappresent­anza esistente, porterebbe Mfe ad avere un’influenza eccessiva, compromett­endo i diritti degli altri azionisti » .

Muro contro muro, dunque, nella convinzion­e neanche troppo recondita che si fa sempre più strada a Unterföhri­ng– anche se nessuno lo dice esplicitam­ente – che Mfe voglia mettere le mani su Prosiebens­at, magari anche attraverso un takeover sulla parte entertainm­ent qualora dovesse essere scorporata. Per questo Prosiebesa­t evidenzia le valutazion­i favorevoli – e contrarie alle proposte Mfe – in arrivo da Barclays, Dsw, Bernstein e Iss.

Certo è che gli schieramen­ti sembrano nutriti da una parte e dall’altra. C’è come detto l’endorsemen­t di Amber per il gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi. Inoltre sul sito del gruppo ceco Ppf ( guidato dalla vedova di Kellner, Renata Kellnerova), secondo azionista con quota sopra il 15%, che per il consiglio di Sorveglian­za ha proposto Christoph Mainusch si leggono le dichiarazi­oni di quest’ultimo tutt’altro ched accomodand­i nei confronti dei vertici di Prosiebens­at. « Negli ultimi due anni – si legge – ProSiebenS­at. 1 ha perso circa la metà del suo valore di mercato » . E poi: « L’attuale Consiglio di Sorveglian­za non dispone di competenze specifiche nel campo della TV lineare tedesca e della sua trasformaz­ione digitale per aiutare il management a rilanciare il business » . Campagna elettorale senza esclusione di colpi.

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