Prosiebensat ai soci: « No alle proposte di Mfe »
Il management: le richieste dell’azionista « non sono nell’interesse di tutti » Spaccatura sulla domanda italiana di scorporare le attività non core
« Le richieste di Mfe avrebbero conseguenze di vasta portata e, secondo il punto di vista del Comitato esecutivo e del Consiglio di sorveglianza di ProSiebenSat. 1, non sono nell’interesse di tutti gli azionisti. La scelta è tua! In qualità di azionista di ProSiebenSat. 1, esercita i tuoi diritti di voto » .
La chiamata alle armi degli azionisti, da schierare contro il socio Mediaset, il broadcaster tedesco la fa attraverso il suo sito. Il 30 aprile, data dell’assemblea generale si avvicina e la “campagna elettorale” entra così nel vivo, portando, anche in questo modo, in evidenza le divergenze e le distanze fra vertici di Prosiebensat e un gruppo Mediaset azionista al 29,7% che nei giorni scorsi ha fatto inserire come punti nell’ordine del giorno la valutazione sullo scorporo delle attività non core, vale a dire dating ed e- commerce, e la presentazione di due candidati per il Supervisory board alternativi a quelli presentati dal board.
L’alzata di scudi da parte di Prosiebensat è stata immediata. Ma nel frattempo è anche arrivata la presa di posizione di Amber Capital che si è schierata dalla parte di Mfe.
« Abbiamo migliorato la redditività delle nostre attività di e- commerce e avviato un processo di vendita con le banche per due dei nostri asset più grandi, Verivox e Flaconi, per massimizzare il valore. Il Consiglio di Amministrazione e il Consiglio di Sorveglianza respingono le proposte di Mfe in quanto limiterebbero le nostre opzioni e non creerebbero alcun valore per tutti gli azionisti » , è il commento, leggibile sempre sul sito di Prosiebensat, del ceo Bert Habets. Notizia, quest’ultima sulla quale da Cologno arrivano comunque reazioni positive. « Questa per noi è già una bella vittoria, dopo anni di immobilismo » , è il commento da parte di un portavoce Mfe.
Dal canto suo Prosiebensat nella sua brochure agli azionisti mette comunque in fila punti chiave della sua strategia, fra cui la « vendita di asset non essenziali nei prossimi 12- 18 mesi, soggetto a condizioni di mercato » riducendo la leva finanziaria e aumentando i dividendi oltre a « continuare a sfruttare la nostra portata per investire in partecipazioni di minoranza aziende in crescita in quanto è un modello di business comprovato per il valore creazione »
Quanto ai due candidati di Mfe, anche qui la chiusura di Prosiebensat è netta: « Mfe – si legge – ha attualmente un rappresentante e un membro designato nel Consiglio di Sorveglianza di ProSiebenSat. 1 » . E quindi « l’elezione di due ulteriori candidati di Mfe, in aggiunta alla rappresentanza esistente, porterebbe Mfe ad avere un’influenza eccessiva, compromettendo i diritti degli altri azionisti » .
Muro contro muro, dunque, nella convinzione neanche troppo recondita che si fa sempre più strada a Unterföhring– anche se nessuno lo dice esplicitamente – che Mfe voglia mettere le mani su Prosiebensat, magari anche attraverso un takeover sulla parte entertainment qualora dovesse essere scorporata. Per questo Prosiebesat evidenzia le valutazioni favorevoli – e contrarie alle proposte Mfe – in arrivo da Barclays, Dsw, Bernstein e Iss.
Certo è che gli schieramenti sembrano nutriti da una parte e dall’altra. C’è come detto l’endorsement di Amber per il gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi. Inoltre sul sito del gruppo ceco Ppf ( guidato dalla vedova di Kellner, Renata Kellnerova), secondo azionista con quota sopra il 15%, che per il consiglio di Sorveglianza ha proposto Christoph Mainusch si leggono le dichiarazioni di quest’ultimo tutt’altro ched accomodandi nei confronti dei vertici di Prosiebensat. « Negli ultimi due anni – si legge – ProSiebenSat. 1 ha perso circa la metà del suo valore di mercato » . E poi: « L’attuale Consiglio di Sorveglianza non dispone di competenze specifiche nel campo della TV lineare tedesca e della sua trasformazione digitale per aiutare il management a rilanciare il business » . Campagna elettorale senza esclusione di colpi.