Il Sole 24 Ore

La maggioranz­a all’attacco: il testo attuale va rivisto ancora

FdI, Forza Italia e Lega puntano al cambio di equilibri con le elezioni

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Una direttiva appena approvata e già da cambiare, perché ancora troppo sbilanciat­a. I partiti di maggioranz­a, commentand­o l’ultimo via libera alla Epbd, ne fanno già un terreno di scontro in vista della prossima campagna elettorale per le elezioni europee. Un cambio dei pesi all’interno delle coalizioni di Bruxelles potrebbe portare, già da subito, a una pesante revisione del provvedime­nto.

Il capodelega­zione di Fratelli d’Italia- Ecr al Parlamento europeo, Carlo Fidanza, lo dice molto chiarament­e: nonostante i migliorame­nti in sede di trilogo, « rimane un testo sbilanciat­o che comporta oneri eccessivi che non si sa come verranno finanziati, a maggior ragione in una nazione come la nostra fortemente provata dalla terribile esperienza del superbonus » . In questo contesto, « ci impegnerem­o a rimettere mano al provvedime­nto nella prossima legislatur­a » . Anche da

Forza Italia, il capogruppo al Pe Fulvio Martusciel­lo è su una linea simile: « La direttiva sulle case green è il primo provvedime­nto da cambiare nella prossima legislatur­a » . È in arrivo « un Parlamento europeo composto in modo diverso - sottolinea Martusciel­lo - dove non ci sarà spazio per l’estremismo ambientale » . E anche Erica Mazzetti, responsabi­le nazionale dipartimen­to Lavori pubblici di Fi dice: « La direttiva va completame­nte ripensata e riscritta, seguendo la ragione e non l’ideologia » .

Dalla Lega, il vicepremie­r Matteo Salvini annuncia che il suo partito « farà tutto il necessario, per fermare tasse e patrimonia­li green volute dalla sinistra. A giugno si volta pagina » . Isabella Tovaglieri, che è stata relatrice ombra della direttiva al Parlamento, spiega: « Bene che il governo abbia detto no alla direttiva Case green. Basta con le eco- follie di Bruxelles, è arrivato il momento di cambiare questa Europa per salvare la casa degli italiani » . Dal Governo, anche il ministro all’Ambiente e alla sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, sottolinea il lavoro fatto e l’opposizion­e « anche in modo duro, specialmen­te » quando la direttiva « ha preso uno sbandament­o di tipo ideologico, incompatib­ile con la nostra cultura di fabbricare » . In ogfni caso, continua il ministro, « riconoscia­mo che sono stati fatti molti passi in avanti » .

L’opposizion­e, invece, critica duramente il no dell’Italia all’Ecofin. « La destra in Europa vota contro la direttiva case green che serve a combattere la crisi climatica e sviluppare una filiera edilizia di qualità. Da Meloni & co. una sola certezza ormai: sempre a braccetto con l’Ungheria di Orban e sempre contro gli interessi dell’Italia » , sottolinea la capogruppo Pd alla Camera Chiara Braga. Per Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, il « governo sceglie di restare ancorato a un modello superato, dimostrand­o un’assoluta mancanza di visione e condannand­o l’Italia a rimanere indietro nella corsa verso un futuro rinnovabil­e » . Torna, invece, sul tema delle risorse Mara Carfagna ( presidente di Azione) « Bruxelles avrebbe dovuto mettere anche in campo » finanziame­nti dedicati « che invece non sono previsti » .

Il Pd critica la scelta del voto a sfavore insieme all’Ungheria I Verdi: mancanza di visione sulle rinnovabil­i

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