In visita le auto volanti di Xpeng e quelle elettriche prodotte da Nio
Una cinquantina di società con il compito di rilanciare gli investimenti in calo
Gli investimenti cinesi in Italia sono in calo, mentre l’Italia sta investendo in Cina. Il doppio binario è stato ricordato ( si veda Il Sole 24 Ore di venerdì) dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, con riferimento allo sbarco in terra cinese di STMicroelectronics nei chip e di Stellantis nell’auto elettrica. Proprio Stellantis - il tema è caldissimo - il cui ad Carlos Tavares davanti alla possibilità di arrivo in Italia di un secondo produttore, probabilmente cinese, di auto elettriche, ha reagito con veemenza: « Siamo in grado di tenere testa ai competitor cinesi, se qualcuno ne vuole introdurre qui sarà responsabile delle decisioni impopolari che dovranno essere prese. Ci saranno vittime » . I cinesi, dal canto loro, noncuranti di queste implicazioni, ma anche dell’infrazione europea anti- aiuti di Stato per le aziende cinesi anche nell’elettrico, hanno ormai un solo obiettivo, quello di far ripartire il Go Global dopo il lockdown e di tornare a investire, ovviamente, anche in Italia, il Paese che dieci anni fa, con l’acquisizione di Pirelli schizzò in Europa alle spalle della numero uno per investimenti cinesi, la Gran Bretagna della Golden Era di David Cameron.
Sarà per questo che la delegazione di una cinquantina di imprese cinesi al seguito alla due giorni di Verona del ministro del commercio Wang Wengtao era ben agguerrita e, soprattutto, ben assortita. Con interessanti novità in arrivo sul fronte delle aziende cinesi più innovative.
Non il classico drappello di società statali, dunque, o comunque rappresentative di settori tradizionali capeggiate da Bank of China, così era nel 2014, quando nacque il Business Forum Italia- China. Certo non potevano mancare Genertec International Holding Co., Ltd. State Grid Corporation of China ( State Grid), China
Cosco Shipping Corporation Limited, Cosco Shipping Lines Italy Srl.
Nemmeno le tecnologiche Huawei Technologies Italia o ZTE Corporation, con Weichai nella versione Power e Lovol Intelligent agricultural technology o la gloriosa Zoomlion Heavy Industry Science & Technology.
Stavolta c’era Xpeng, il colosso dell’automotive di GuangZhou quotato a Wall Street e a Hong Kong che ha annunciato il lancio nel 2024 della prima macchina volante da 150mila dollari. Una società di punta che prima d’ora non si era mai vista atterrare - è il caso di dirlo - sul suolo italiano. E, soprattutto Nio, anch’essa quotata a Wall Street, grande nome dell’auto elettrica di Shanghai che macina record su record. Sarà pure oggetto di diatribe del commercio internazionale, ma le vendite di Nio a marzo sono in calo in Cina anche se di poco, rispecchiando così l’andamento del settore che spinge i produttori a dirottare all’estero, fuori dai confini, tutto l’invenduto in casa.
Gruppo a sé le aziende dell’ecommerce, da China International Electronic Commerce Center a JD. COM, Freshippo China Limited Company, Taobao& Tmall Group. Per finire con Shanghai Ctrip Business Co., Ltd ormai nota nel mondo solo come Trip. com, la più grande agenzia online al mondo, ripartita alla grande.
Il pacchetto di aziende ha cambiato volto rispeto al primo Business Forum fondato nel 2014