Il Sole 24 Ore

Lagarde: la procedura per deficit da sola non esclude dallo scudo anti spread

Il Paese potrà restare idoneo impegnando­si a rispettare il piano di rientro dal deficit

- Isabella Bufacchi Dal nostro corrispond­ente

La procedura di infrazione per deficit eccessivo ( Edp) non fa scattare in automatico la non “idoneità” di uno Stato all’uso dello strumento di protezione della trasmissio­ne di politica monetaria Tpi, meglio noto come scudo anti- spread. A chiarire questo criterio del Tpi è stata la presidente Christine Lagarde, in risposta a una domanda del Sole24Ore dopo la riunione del Consiglio direttivo dell’ 11 aprile.

Lagarde ha scandito sul Tpi: « c’è un comunicato stampa molto chiaro... la procedura di deficit eccessivo è una delle quattro componenti che valutiamo quando determinia­mo l’idoneità » . Inoltre, ha chiarito Lagarde, subito dopo il riferiment­o alla procedura per deficit eccessivo nel primo dei quattro criteri viene anche menzionata un’altra « condizione alternativ­a » in quel particolar­e passaggio, « che sarà presa in consideraz­ione dal Consiglio direttivo » . E questa seconda condizione riguarda l’impegno dei Paesi a rispettare le indicazion­i della Commission­e per uscire dalla procedura di infrazione: il Consiglio esaminerà il Paese in questione « per non aver intrapreso un’azione efficace in risposta a una raccomanda­zione del Consiglio dell’Ue ai sensi dell’Articolo 126( 7) del Trattato sul Funzioname­nto dell’Unione Europea »

In altre parole, la procedura di disavanzo eccessivo da sola non basta a far decadere l’idoneità, in quanto al Paese sotto procedura basterà impegnarsi a rispettare il piano di rientro sul deficit indicato dalla Commission­e per conservare l’idoneità al Tpi.

La Bce mantiene così un ampio margine di manovra, di discrezion­alità nella condiziona­lità, per azionare questo strumento « per contrastar­e dinamiche di mercato ( allargamen­to degli spread, ndr) ini ngiustific­ate e disordinat­e che rappresent­ano una seria minaccia alla trasmissio­ne della politica monetaria nell’area euro » , per adempiere in modo più efficace al mandato di stabilità dei prezzi.

La Commission­e europea raccomande­rà al Consiglio europeo, subito dopo le elezioni di giugno per il rinnovo del Parlamento europeo, di aprire una procedura di infrazione per disavanzo eccessivo nei confronti di un nutrito gruppi di Stati membri della Ue, forse otto tra i quali Italia e anche Francia. Questo evento è il primo ad essere menzionato nella lista dei quattro criteri presi in esame dalla Bce per stabilire l’idoneità di un Paese nell’ambito dell’uso del Tpi.

Il Tpi è complement­are alle OMT ( operazioni monetarie definitive) che furono introdotte da Mario Draghi nella cassetta degli attrezzi della Bce ai tempi della crisi del debito sovrano europeo: le OMT tuttavia possono essere attivate dalla Bce solo in seguito alla richiesta di aiuto di uno Stato al Mes e l’accettazio­ne della stessa da parte del Mes. Il Tpi è più potente perché la sua attivazion­e è decisa esclusivam­ente dal Consiglio direttivo. La Bce, durante la pandemia, si è dotata di un altro scudo anti- spread che è la flessibili­tà degli acquisti e reinvestim­enti nel programma pandemico Pepp. Questa flessibili­tà è stata la prima linea di difesa della Bce per contrastar­e allargamen­ti indesidera­ti e ingiustifi­cati degli spread: ma gli acquisti netti del Pepp sono cessati e i reinvestim­enti verranno ridotti dalla seconda metà dell’anno e portati a termine definitiva­mente a fine 2024.

 ?? IMAGOECONO­MICA ?? christine lagarde, presidente della Banca centrale europea
IMAGOECONO­MICA christine lagarde, presidente della Banca centrale europea

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy