Confindustria Vicenza al traguardo della parità di genere certificata
« Questo traguardo sottolinea l’impegno dell’associazione nella promozione della parità di genere nel contesto lavorativo, che si prefigge di garantire un ambiente di lavoro equo e inclusivo per tutti i dipendenti » . La presidente di Confindustria Vicenza Laura Dalla Vecchia annuncia così il traguardo della Certificazione per la Parità di Genere, che attesta l’implementazione di un sistema di gestione per la parità di genere all’interno dell’organizzazione. « Credo sia fondamentale che un’associazione come la nostra, oltre a fornire un supporto tecnico e professionale di primo livello alle imprese e al territorio, possa fare anche da apripista e rappresentare un tangibile e virtuoso esempio » . E per il direttore generale Daniele Valeri, « abbiamo fortemente voluto certificarci e avere la conferma, da un ente terzo, che stiamo percorrendo una strada giusta nel creare un ambiente di lavoro che valorizza le persone e promuove la parità di trattamento e opportunità. Questo traguardo ci motiva a continuare nel nostro percorso di miglioramento continuo » . La Certificazione PDR 125: 2022, conseguita grazie al supporto di Aequilibria e rilasciata da Bureau Veritas, non solo conferma il posizionamento di Confindustria Vicenza nel mondo del lavoro, ma impegna l’Associazione nella promozione della parità di genere, adottando un sistema di gestione che enfatizza l’equità in tutte le sue forme: dalla selezione del personale, allo sviluppo professionale, fino all’equità retributiva e la conciliazione tra vita lavorativa e personale. Chi la adotta si pone come una organizzazione che si distingue per il suo approccio inclusivo, respingendo ogni discriminazione basata su sesso, orientamento sessuale, identità di genere, e altri criteri. Una filosofia che si traduce in un ambiente lavorativo rispettoso e positivo, dove ogni dipendente può sentirsi parte integrante e valorizzato: « Confindustria Vicenza non solo segue questi principi all’interno della propria struttura, ma estende il proprio impegno attraverso collaborazioni con enti esterni e istituzioni educative, mirando a un impatto sociale più ampio. Queste azioni riflettono un impegno che si inseriscono quindi in un contesto di responsabilità sociale e culturale, con l’obiettivo di trasformare positivamente il territorio e le comunità di cui fa parte » , spiega l’associazione in una nota. « Il tema della parità e dell’inclusione è non solo sempre più sentito, ma anche necessario e urgente. Da un punto di vista etico, in primis, ma anche per rendere il nostro tessuto produttivo e sociale sempre più performante, aperto, positivo. Non è un caso che siano molte le aziende che ci chiedono come intraprendere il percorso verso la certificazione attraverso la formalizzazione e il miglioramento delle proprie pratiche. Credo sia un segnale positivo in particolare verso le donne che lavorano, purtroppo sempre poche rispetto al potenziale della nostra provincia » , conclude Dalla Vecchia.