Lollobrigida: « Sfida qualità per il vino, Italia sul podio »
Il ministro in Franciacorta con altri colleghi rappresentanti di 30 Paesi « Garantiamo la sicurezza del prodotto, i diritti dei lavoratori e il territorio »
« Bere poco, bere bene e pagare il giusto » . È con questo slogan pop che il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha aperto ieri i lavori del Wine Ministerial Meeting che ha avviato le celebrazioni per i cento anni dell’Oiv, l’Organizzazione internazionale della vigna e del vino. Il vertice ha portato in Italia i rappresentanti di 30 Paesi, tra cui anche otto ministri dell’Agricoltura e dell’Ambiente - quattro quelli europei - che fino a domani visiteranno alcune storiche cantine italiane, per poi recarsi al Vinitaly.
Dal meeting di ieri, ospitato dalla tenuta Ca’ del Bosco in Franciacorta, è uscito un primo documento per delineare il futuro sostenibile del vino, che poi verrà definitivamente approvato a Digione dal vertice dei ministri dei 50 Paesi che fanno parte dell’Oiv. La tutela dell’ambiente è stato il primo punto condiviso dai membri di un’organizzazione che oggi rappresenta l’ 86% della produzione e il 71% del consumo di vino a livello mondiale: « L’Italia - ha detto il ministro Lollobrigida - si vuole proporre come punto di riferimento di un percorso di produzione vitivinicola sostenibile. Il nostro non è un Paese che punta sulla quantità, ma sulla qualità. Le geografie di produzione e di consumo del vino possono cambiare, ma l’importante è che il vino cresca in qualità e non in consumo di suolo » .
L’incontro con le delegazioni è stato per il ministro anche l’occasione di ribadire il no del governo italiano alla demonizzazione del vino: « C’è un’aggressione in corso al sistema del vino: è vero che si tratta di una bevanda alcolica, ma non è solo questo, ci sono anche polifenoli e vitamine. Soprattutto, il vino è anche cultura. Certo, dobbiamo contrastare gli abusi: qualsiasi eccesso è dannoso » . Lollobrigida ha anche annunciato che il governo italiano è pronto a contestare le etichette allarmistiche sulle bottiglie di bevande alcoliche proposte dal Belgio, sulla scia di quanto aveva già fatto l’Irlanda: « Abbiamo formalizzato la nostra contestazione rispetto a una violazione delle regole di mercato da parte della normativa belga - ha detto Lollobrigida - contrastare l’alcolismo è un dovere, cercare di condizionare il mercato che deve restare nell’ottica dei trattati europei rispettoso delle produzioni e delle identità di ognuno non è un metodo corretto » .
Accanto alla questione ambientale, la bozza di documento discussa ieri mette al centro anche il rispetto dei diritti dei lavoratori. Un tema, questo, tornato di recente sotto i riflettori nel nostro Paese, con la chiusura delle indagini sul caporalato nelle vigne delle Langhe, che hanno portato a sequestri e ad alcune misure cautelari. « L’Italia garantisce la tutela dei lavoratori » , ha assicurato il ministro Lollobrigida. Che è anche tornato sul tema dei controlli sui prodotti agroalimentari: « Noi garantiamo la sicurezza delle produzioni attraverso numerosi controlli da parte delle forze dell’ordine. L’Italia ha i prodotti più sicuri al mondo » .
Da ultimo, Lollobrigida ha voluto ribadire l’importanza di una giusta remunerazione per chi produce il vino. Una battaglia, quest’ultima, che è stata riportata al centro del dibattito dalle recenti proteste dei trattori in tutta Europa: « Oltre all’ambiente e al lavoro - ha detto - dobbiamo tutelare anche il reddito degli agricoltori. Il settore del vino assicura centinaia di migliaia di posti di lavoro. La qualità deve essere riconosciuta anche attraverso il giusto prezzo » .
‘ No alla demonizzazione dell’alcol: pronti a contestare le etichette allarmistiche proposte dal Belgio