Tim, carte coperte per Vivendi Suspense sui voti in assemblea
Summit a Parigi a fine settimana. Sale allo 0,63% lo scoperto di Blackrock Da Merlyn sei scenari per abbattere il debito. Iss ribadisce il sì alla lista del cda
Negli ambienti finanziari tutti sono convinti che alla fine Vivendi si asterrà sul rinnovo del cda Tim. Ma la media company che fa capo alla famiglia Bollorè ha in programma una riunione al vertice per decidere come votare all’assemblea del 23 aprile solo a fine della settimana prossima, giovedì o venerdì, senza peraltro avere l’obbligo di comunicare alcunché. Vivendi parteciperà comunque all’adunanza dei soci con tutto il suo pacchetto azionario, pari al 23,75% del capitale ordinario, per sostenere i suoi candidati al collegio sindacale. Se effettivamente i francesi dovessero astenersi su tutti i punti che riguardano la composizione del nuovo board e il numero degli amministratori, è in dubbio che passi la mozione del cda uscente di ridurre il numero dei consiglieri da 15 a nove. Nel qual caso il rischio sarebbe di avere una minoranza litigiosa, non solo perchè ben due liste - quelle dei fondi attivisti Merlyn e Bluebell - propongono candidati al vertice alternativi a quelli indicati nella lista del cda - l’avvocato d’affari Alberta Figari per la presidenza e come amministratore delegato ancora Pietro Labriola - ma anche perché le due liste sfidanti non sono per nulla d’accordo tra loro su quale sia la ricetta giusta per affrontare il complesso dossier Telecom.
Più tese la costruire sull’esistente le linee guida enunciate da Bluebell, fondo che fa capo a Giuseppe Bivona e Marco Taricco e indica come ceo la manager proveniente da Google Laurence Lafonte come presidente Paola Giannotti, più fluide le proposte di Merlyn, di cui è co- fondatore Alessandro Barnaba, che punta comunque allo spezzatino, promuovendo il ritorno in Tim, alla guida del gruppo, dell’ex vice- direttore generale Stefano Siragusa con presidente Umberto Paolucci.
Un sentore di quello che ci si può aspettare è il retroscena rivelato dallo stesso Bivona al quotidiano « La Verità » . Tra Labriola e Siragusa - ha detto il cofondatore di Bluebell - « non saprei chi salvare. Fondamentalmente Bluebell è scesa in campo anche nell’ottica di aiutare l’azienda » . A giugno del 2023 - racconta Bivona al quotidiano - sono stato contattato da Siragusa che mi proponeva di raggiungere la soglia del 5% per chiamare un’assemblea straordinaria e far cadere il cda prima dell’approvazione dell’operazione sulla rete. Gli dissi che non ero disponibile a destabilizzare l’azienda. C’è il rischio che si sia mosso da sete di rivalsa contro Labriola, e non voglio neanche immaginare cosa sarebbe in grado di fare se dovesse entrare in consiglio » .
‘ Raggiunto in serata l’accordo coi sindacati per 15 mesi di solidarietà difensiva
Intanto, dopo Bluebell, anche Merlyn ha pubblicato un report, corredato da numeri, dove dettaglia meglio il suo piano, o meglio dove articola in sei scenari il suo progetto di trasformare Tim in una Tech company non regolamentata. In quattro scenari, con diverse tempistiche, si vende tutto, rete, Tim Brasil e Tim consumer, tranne le attività di Tim enterprise. In altri due scenari la rete resta nel gruppo. A seconda delle alternative, le slide indicano per il 2025 una riduzione dell’indebitamento netto compreso tra 6,6 e 7,6 miliardi, o una posizione di cassa attiva tra 7,3 e 8,2 miliardi, partendo dalla base 2023 di un indebitamento netto di 20,3 miliardi.
Il proxy advisor Iss ha riaggiornato nuovamente il suo report, ma non ha cambiato la raccomandazione ai fondi di votare per la lista del cda.
Da segnalare infine che Blackrock, azionista storico di Tim, ha ampliato la sua posizione allo scoperto allo 0,63% del capitale. Il titolo Telecom ha archiviato in Borsa l’ultima seduta della settimana in Borsa a 22,82 centesimi (- 0,91%).
In serata Tim ha annunciato di aver raggiunto un accordo con i sindacati per 15 mesi di solidarietà difensiva.