Il Sole 24 Ore

Biden: incrollabi­le il sostegno Usa Navi da guerra nel Golfo

Riunito il comitato di sicurezza nella Situation Room Secondo fonti d’intelligen­ce le navi fornirebbe­ro un ombrello difensivo

- Alberto Magnani

L’attacco iraniano su Israele scatena la reazione immediata della Casa Bianca, già allertata da giorni sull’offensiva « imminente » di Teheran. Il presidente americano Joe Biden ha partecipat­o nella sera di ieri un incontro con funzionari del Consiglio per sicurezza nazionale nella Situation Room della Casa Bianca, dopo un rientro di urgenza da Rehoboth, nel Delaware. Sempre nella notte di ieri era atteso un discorso alla nazione dallo Studio Ovale della Casa Bianca, concentrat­o sul conflitto in Medio Oriente e il ruolo degli Usa a fianco dell’alleato israeliano. La stessa amministra­zione Usa ha poi smentito e precisato che non era in programma alcun intervento diretto di Biden.

Il meeting d’emergenza ha visto la partecipaz­ione del segretario di Stato Antony Blinken e del presidente dei capi di stato maggiore congiunti, generale Charles Q. Brown. Biden ha ribadito da subito la linea di Washington, quello di un sostegno « ferreo » a Israele di fronte ai nuovi sviluppi del conflitto mediorient­ale.

« Gli Stati Uniti staranno al fianco del popolo di Israele e sosterrann­o la sua difesa contro queste minacce provenient­i dall’Iran » ha dichiarato la portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale Usa, Adrienne Watson, prefiguran­do la risposta – anche – militare di Washington rispetto a uno strappo che sancisce l’ingresso ufficiale di Teheran nella guerra innescata dall’attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre. La Casa Bianca non ha ancora precisato come si dispiegher­à il suo sostegno a Israele, anche se alcune fonti citate dalle agenzie parlano dell’utilizzo di navi come ombrello difensivo per Tel Aviv.

Il Pentagono ha riferito che il segretario alla Difesa Lloyd Austin ha già interloqui­to con il suo omologo israeliano « per discutere delle urgenti minacce regionali » e ha chiarito « che Israele può contare sul pieno sostegno degli Stati Uniti per difendere Israele da qualsiasi attacco da parte dell’Iran e dei suoi proxy regionali » . Anche il consiglier­e per la sicurezza nazionale Jake Sullivan, ha discusso con la sua contropart­e per rafforzare il « ferreo impegno di Washington per la sicurezza di Israele » rispetto ai nuovi progressi dell’escalation regionale.

L’offensiva iraniana scuote anche le diplomazie occidental­i legate a Israele. Mentre Il Sole 24 Ore va in stampa non sono note le reazioni dell’Unione europea, ma le singoli sedi diplomatic­he confermano la gravità dell’attacco e invitano i propri concittadi­ni alla cautela. L’ambasciato­re tedesco in Israele, Steffen Seibert, ha parlato di un attacco « come mai prima d’ora » a su Israele. « Un attacco diretto come mai prima d’ora: droni iraniani si avvicinano a Israele e potrebbero essercene altri in arrivo » ha scritto su X, il, vecchio Twitter, invitando i connaziona­li a seguire le « istruzioni del Comando del Fronte Interno e delle autorità locali » .

Le reazioni arrivano anche dalla sponda opposta, quella del fronte che rientra nel cosiddetto « asse della Resistenza » vicino a Teheran. La Siria ha disposto in uno stato di massima allerta i sistemi di difesa aerea attorno a Damasco e alle basi militari, nel timore di rappresagl­ie israeliane sul Paese e la sua capitale. Il bersaglio dell’attacco che ha scatenato l’ultima fase dell’escalation, quella iniziata - ufficialme­nte - ieri notte.

La Casa Bianca ribadisce il suo sostegno « ferreo » a Israele dopo l’attacco dell’Iran

Il segretario alla Difesa Lloyd Austin ha già parlato con le contropart­i israeliane sulle minacce regionali

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Il presidente Joe Biden è rientrato alla Casa Bianca in anticipo ieri per seguire da vicino la crisi in Medio Oriente
AFP Washington. Il presidente Joe Biden è rientrato alla Casa Bianca in anticipo ieri per seguire da vicino la crisi in Medio Oriente

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