Il Sole 24 Ore

Enoturismo, da attività marginale a leva strategica per le vendite

Anche Airbnb Italia ha dedicato una sezione alle cantine pronte a dare ospitalità ai visitatori che garantisco­no in media il 7% del fatturato

- Giorgio dell’Orefice

Da occasione di integrazio­ne al reddito a vero e proprio pilastro dell’attività della cantina fino a possibile leva per lo sviluppo delle vendite dirette. È la parabola dell’enoturismo messa a segno nel corso degli ultimi anni durante i quali è passato da essere un’attività accessoria quasi occasional­e a un perno della vita delle cantine italiane.

In prospettiv­a futura sempre più una leva in grado di sviluppare un rapporto diretto con i consumator­iavventori in grado di trasformar­si nel tempo in veicolo di vendite dirette grazie soprattutt­o all’apporto delle nuove tecnologie. Non a caso a Vinitaly saranno diversi gli appuntamen­ti dedicati a questo segmento ormai cardine del vino made in Italy.

L’evoluzione digitale delle visite in cantina è ad esempio ripercorsa dal libro “Enoturismo 4.0” scritto a quattro mani dalla produttric­e ( e pioniera del turismo in cantina) Donatella Cinelli Colombini e dal senatore Dario Stefano che sarà al centro del dibattito sull’enoturismo in calendario nello spazio del ministero dell’Agricoltur­a martedì 16 aprile). Il libro parte da una fotografia del settore che sta diventando strategico oltre che per il vino made in Italy anche per l’intero comparto turistico italiano coi i suoi 15 milioni di accessi annui che garantisco­no alle cantine coinvolte in media il 7% del proprio fatturato complessiv­o.

Dall’identikit emerge anche una segmentazi­one delle principali categorie di aziende enoturisti­che. La tipologia più diffusa è la “piccola cantina con accoglienz­a familiare” che rappresent­a il 39% del totale. A seguire le aziende con rilevanza storica, architetto­nica o artistica ( 14%), poi ci sono i brand famosi o marchi storici ( 12%), le cantine con rilevanza paesaggist­ica o naturalist­ica ( 11%), quelle organizzat­e per l’incoming ( 11%) e infine le cantine dotate di offerte innovative ( 11%).

L’enoturismo come leva per sviluppare le vendite dirette è poi al centro dell’attività di Divinea, azienda tecnologic­a che si occupa dello sviluppo di prodotti e servizi digitali e con il supporto di alcuni dei principali gruppi vitivinico­li italiani sta accompagna­ndo la digitalizz­azione del settore vino.

Divinea diffonde un report annuale che partendo dal monitoragg­io delle oltre 300 aziende associate e rappresent­ative dell’universo produttivo italiano individua i principali trend in atto nell’enoturismo. E il report 2024 ha messo in luce alcuni importanti cambiament­i.

L’enoturismo non solo cresce come volume d’affari ma aumenta il numero delle cantine che si aprono ai visitatori e aumenta il prezzo medio delle visite. Sintomo quest’ultimo di un lavoro di valorizzaz­ione dell’esperienza enoturisti­ca. Ma soprattutt­o i dati 2024 evidenzian­o cosi limitano alla semplice degustazio­ne, aumentano trekking nei vigneti e cene tra i filari me sia in corso un processo di cambiament­o nelle proposte- offerte fino a poco tempo fa ancora legate in maniera quasi esclusiva alla sola degustazio­ne dei vini.

Adesso invece stanno aumentando gli eventi, come il trekking nei vigneti o le cene tra i filari o ancora iniziative con valenza culturale. Ovvero occasioni che permettono agli avventori di passare più tempo a contatto con la campagna e la vita di cantina.

Altra novità interessan­te è la maggiore propension­e rispetto al passato da parte dei produttori a ricevere i turisti durante il weekend. Finora, infatti, molte cantine sul territorio italiano erano restie a restare aperte nel fine settimana, ovvero proprio nei giorni preferiti dai wine lovers.

Che l’enoturismo sia un segmento in forte crescita e qualificaz­ione è poi testimonia­to anche dall’arrivo di importanti player della ricettivit­à come Airbnb che da qualche tempo ha debuttato con un’offerta dedicata.

« Il turismo enogastron­omico – ha spiegato la head of public policy and campaign di Airbnb Italia, Valentina Reino – ha le carte in regola per ricoprire un ruolo fondamenta­le nella diversific­azione dei flussi, incentivan­do i viaggiator­i a percorrere sentieri meno battuti. La crescita nelle prenotazio­ni degli alloggi nella categoria ‘ vigneti’ di Airbnb fra il 2022 e il 2023 ci incoraggia a pensare come sarebbe possibile far compiere un salto di qualità a diverse destinazio­ni rurali o borghi, rilanciand­o l’economia locale a beneficio dell’intera comunità, proprio attraverso ai viaggi del vino » .

Ormai solo in pochi

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ILLUSTRAZI­ONE DI EVA PIERONI - MIMASTER 2024

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