PER I MULTIPLI DI BORSA DEL LUSSO ARRIVA IL TEST LVMH
Considerati i multipli di valutazione in Borsa, il settore del lusso europeo è considerato dagli analisti finanziari il più simile all’high tech americano. Nella particolare graduatoria che mette a confronto i prezzi di Borsa con gli utili attesi, a svettare è Hermes che tuttora vanta un p/ e di 50. Ma anche il campione europeo del lusso per capitalizzazione totale di mercato ( Lvmh, con una valutazione di 400 miliardi) vanta un rapporto prezzo/ utili di 24 volte che è pari al doppio o al triplo di quello applicato a società industriali e bancarie europee. Una iper valutazione che da anni deriva dalla convinzione dei mercati che i brand del lusso siano parte di un trend “secolare” di crescita, dovuto in grande misura alla crescente domanda dei milioni di nuovi ricchi del continente asiatico. La tendenza, a detta di molti investitori, è storica e irreversibile a meno di impensabili sconvolgimenti geopolitici. Ma nessun trend di crescita procede in linea retta e, talvolta, la congiuntura economica in un grande Paese può determinare il rallentamento di un settore. Nel caso del lusso, ha destato scalpore ( e caduta delle quotazioni in Borsa) l’inatteso profit warning lanciato da Kering che ha detto di prevedere per il primo trimestre del 2024 un calo del 10% dei ricavi di gruppo a causa del crollo dei ricavi del 20% della controllata Gucci. A pesare è soprattutto il calo delle vendite in Cina. Un caso isolato? Secondo gli analisti, sembra di sì. Ma è evidente che eventuali brusche frenate dei profitti per gli altri big del settore, proprio considerando gli attuali multipli rispetto agli utili, avrebbero pesanti conseguenze sulle valutazioni di Borsa. Ecco perché l’attenzione dei mercati finanziari è ora concentrata sulla giornata di martedì 16 aprile, quando il colosso del lusso Lvmh diffonderà i risultati del primo trimestre condizionando il sentiment del mercato nei confronti dell’intero settore che approverà le trimestrali nei giorni successivi. Le attese di consenso degli analisti, citate in un report di Ubs, prevedono una crescita dei ricavi del 3% per il gruppo di Bernard Arnault, mentre le stime per l’ipervalutata Hermes sono più alte (+ 13%) e nettamente superiori a quelle di Richemont (+ 1%).
Tra le italiane quotate a Milano l’attesa è per Moncler, leader domestico del settore per capitalizzazione di Borsa ( 17,8 miliardi) che diffonderà i dati trimestrali il 24 aprile. Gli analisti di Barclays stimano che i ricavi, a cambi costanti, siano in aumento dell’ 11%. Si vedrà. Prima per la Borsa c’è l’evento più importante, quello che può condizionare il mood degli investitori verso l’intero settore. Appuntamento martedì prossimo a Parigi, chez Lvmh.