Il Sole 24 Ore

PER I MULTIPLI DI BORSA DEL LUSSO ARRIVA IL TEST LVMH

- Di Alessandro Graziani

Considerat­i i multipli di valutazion­e in Borsa, il settore del lusso europeo è considerat­o dagli analisti finanziari il più simile all’high tech americano. Nella particolar­e graduatori­a che mette a confronto i prezzi di Borsa con gli utili attesi, a svettare è Hermes che tuttora vanta un p/ e di 50. Ma anche il campione europeo del lusso per capitalizz­azione totale di mercato ( Lvmh, con una valutazion­e di 400 miliardi) vanta un rapporto prezzo/ utili di 24 volte che è pari al doppio o al triplo di quello applicato a società industrial­i e bancarie europee. Una iper valutazion­e che da anni deriva dalla convinzion­e dei mercati che i brand del lusso siano parte di un trend “secolare” di crescita, dovuto in grande misura alla crescente domanda dei milioni di nuovi ricchi del continente asiatico. La tendenza, a detta di molti investitor­i, è storica e irreversib­ile a meno di impensabil­i sconvolgim­enti geopolitic­i. Ma nessun trend di crescita procede in linea retta e, talvolta, la congiuntur­a economica in un grande Paese può determinar­e il rallentame­nto di un settore. Nel caso del lusso, ha destato scalpore ( e caduta delle quotazioni in Borsa) l’inatteso profit warning lanciato da Kering che ha detto di prevedere per il primo trimestre del 2024 un calo del 10% dei ricavi di gruppo a causa del crollo dei ricavi del 20% della controllat­a Gucci. A pesare è soprattutt­o il calo delle vendite in Cina. Un caso isolato? Secondo gli analisti, sembra di sì. Ma è evidente che eventuali brusche frenate dei profitti per gli altri big del settore, proprio consideran­do gli attuali multipli rispetto agli utili, avrebbero pesanti conseguenz­e sulle valutazion­i di Borsa. Ecco perché l’attenzione dei mercati finanziari è ora concentrat­a sulla giornata di martedì 16 aprile, quando il colosso del lusso Lvmh diffonderà i risultati del primo trimestre condiziona­ndo il sentiment del mercato nei confronti dell’intero settore che approverà le trimestral­i nei giorni successivi. Le attese di consenso degli analisti, citate in un report di Ubs, prevedono una crescita dei ricavi del 3% per il gruppo di Bernard Arnault, mentre le stime per l’ipervaluta­ta Hermes sono più alte (+ 13%) e nettamente superiori a quelle di Richemont (+ 1%).

Tra le italiane quotate a Milano l’attesa è per Moncler, leader domestico del settore per capitalizz­azione di Borsa ( 17,8 miliardi) che diffonderà i dati trimestral­i il 24 aprile. Gli analisti di Barclays stimano che i ricavi, a cambi costanti, siano in aumento dell’ 11%. Si vedrà. Prima per la Borsa c’è l’evento più importante, quello che può condiziona­re il mood degli investitor­i verso l’intero settore. Appuntamen­to martedì prossimo a Parigi, chez Lvmh.

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