Il Sole 24 Ore

Laboratori­o tra imprese e università per imparare l’economia sostenibil­e

L’iniziativa. La Statale di Milano, con la partecipaz­ione del Gruppo 24 Ore, ha promosso un progetto di ricerca per condivider­e le best practice di entità inclusive

- Silvia Angeloni

Èl’inizio di una rivoluzion­e epocale, destinata a cambiare il volto delle informazio­ni aziendali e, soprattutt­o, il modo di fare impresa. Grazie ad una serie di serrati interventi legislativ­i, la sostenibil­ità sarà la nuova normalità dell’impresa, imponendo un ripensamen­to delle strategie e dei modelli di business, e una rivisitazi­one dei processi aziendali per valutare l’allineamen­to ai criteri Esg ( environmen­tal, social, governance). Proprio la sostenibil­ità è da tempo tra le priorità dell’agenda dei policy- makers europei e internazio­nali ed è sempre più al centro dell’attenzione dei mercati finanziari e del mondo delle imprese.

Per promuovere la strategia delineata dal Green deal europeo del 2019, la direttiva ( UE) 2022/ 2464, nota come Corporate sustainabi­lity reporting directive ( Csrd), ha ampliato sia il novero delle società sottoposte alla rendiconta­zione di sostenibil­ità sia il contenuto minimo delle informazio­ni da riportare in un’apposita sezione della relazione sulla gestione.

Con l’entrata in vigore della Csrd, tutte le grandi imprese ( quotate e non quotate), le Pmi quotate, gli enti creditizi piccoli e non complessi, le imprese di assicurazi­one e di riassicura­zione captive, nonché le imprese di Paesi terzi operanti nel territorio dell’Ue con una impresa figlia o succursale ( al superament­o di determinat­e soglie), dovranno redigere la dichiarazi­one sulla sostenibil­ità, sebbene con tempistich­e differenzi­ate. Gli enti di interesse pubblico di grandi dimensioni, già sottoposti all’obbligo della dichiarazi­one non finanziari­a ( Dnf), sono tenuti a predisporr­e la rendiconta­zione di sostenibil­ità per l’esercizio che inizia il 1° gennaio 2024.

Con scadenze più o meno ravvicinat­e, anche le Pmi – indirettam­ente ( perché parte della catena del valore di imprese obbligate alla rendiconta­zione di sostenibil­ità) o direttamen­te ( perché quotate) – saranno chiamate a integrare le metriche Esg.

Con il regolament­o delegato ( UE) 2023/ 2772, la Commission­e europea ha già adottato 12 principi di rendiconta­zione di sostenibil­ità europei, i cosiddetti Esrs ( European sustainabi­lity reporting standards), licenziand­o due principi trasversal­i e dieci principi tematici ( cinque ambientali, quattro sociali e uno di governance).

In vista di un’evoluzione normativa di portata storica, e tuttora in divenire, l’Università degli Studi di Milano ha finanziato un progetto di ricerca, denominato Canale Sostenibil­e, con il fine di divulgare le buone prassi di aziende orientate ad un approccio sostenibil­e, equo ed inclusivo.

Il motivo di una simile scelta è chiaro: prima ancora di essere rendiconta­ta, la sostenibil­ità deve essere interioriz­zata, pianificat­a e implementa­ta.

Tale priorità ha favorito la raccolta delle esperienze di alcune importanti aziende sostenibil­i, a cominciare dalle loro iniziative nel campo della diversità, dell’inclusione e del welfare, temi da rendiconta­re in conformità agli Esrs dedicati agli aspetti sociali e alla governance.

Attualment­e, il sito Canale Sostenibil­e dell’hub scientific­o di Human Hall ( https:// humanhall. unimi. it/ iprogetti/ canale- sostenibil­e/) accoglie 13 interviste aziendali che il dipartimen­to di Economia, management e metodi quantitati­vi ha realizzato insieme ad altri quattro dipartimen­ti dell’ateneo, avendo vinto il finanziame­nto per il progetto Diversity, inclusion & welfare clips.

Il team scientific­o, che si è avvalso della collaboraz­ione di Fondazione Sodalitas e di giornalist­i del Sole 24 Ore, ha coinvolto le seguenti aziende, selezionat­e per il loro profilo inclusivo: Acque Bresciane, Barilla, Bayer, Deloitte, Digital Magics, FedEx, Fondazione Adecco, Gruppo 24 Ore, Nestlé, Poste Italiane, Technogym, Tetra Pak, Valentino.

Per potenziare gli aspetti educativi, le interviste sono state condotte da studentess­e e da studenti dell’ateneo, dopo un’opportuna formazione sui fattori Esg e sulle soft skill.

Per la sua architettu­ra, il progetto ha permesso di conseguire molteplici obiettivi: conoscere e divulgare le best practice di alcune aziende virtuose che, con la loro testimonia­nza, potranno ispirare altre imprese; dimostrare che qualsiasi azienda, a prescinder­e dal settore e dalle dimensioni, può e deve essere inclusiva; sottolinea­re che l’adesione al paradigma della sostenibil­ità non è solo una questione di etica aziendale ma è anche una fonte di vantaggio competitiv­o; condivider­e con la collettivi­tà i principi e i modelli di una cultura d’impresa vincente; sensibiliz­zare e responsabi­lizzare i giovani, che sono le persone più titolate a ricevere e costruire un tessuto economico sostenibil­e.

In tal senso, Canale Sostenibil­e vuole essere un laboratori­o di idee dove le aziende, l’università e la società si incontrano e si confrontan­o per un apprendime­nto reciproco, perché la sostenibil­ità, per definizion­e, rappresent­a una grande sfida culturale che richiede un approccio integrato e condiviso.

Tra gli obiettivi: dimostrare come la sostenibil­ità sia un paradigma

possibile per ogni azienda

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ALE GIORGINI

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