Il Sole 24 Ore

L’esercito israeliano richiama due divisioni per i raid su Gaza

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L’attacco iraniano a Israele non agevola la de- escalation nella Striscia di Gaza. Le Forze di difesa israeliane ( Idf) hanno richiamato due brigate di riservisti per condurre « missioni operative » nell’area della Striscia nei prossimi giorni, « continuare lo sforzo per difendere lo Stato di Israele e mantenere la sicurezza degli abitanti » afferma l’Idf in una nota. Hamas, intanto, ha rifiutato l’offerta avanzata da Israele la settimana scorsa al Cairo per una tregua e proposta da Stati Uniti, Qatar e Egitto. Lo hanno dichiarato in una nota l’ufficio del primo ministro israeliano e del

Mossad. « Il rifiuto dei mediatori della proposta - si legge - che prevedeva un margine di flessibili­tà significat­ivamente maggiore da parte israeliana, dimostra che Sinwar ( il leader di Hamas, ndr) non è interessat­o ad un accordo umanitario e al ritorno dei ostaggi, e continua ad approfitta­re delle tensioni con l’Iran per cercare di unire i teatri e realizzare un’escalation generale » . Ieri decine di migliaia di palestines­i sfollati, per lo più donne, bambini e anziani, hanno iniziato una lunga marcia a piedi per tornare alle loro case a Gaza City e nel Nord della Striscia. Alcune famiglie hanno detto di essere state avvisate per telefono da qualcuno dell’esercito israeliano, ma Israele ha smentito. E in serata fonti mediche di Gaza hanno denunciato che le forze israeliane avrebbero sparato contro un gruppo di queste persone, uccidendon­e cinque.

Al fronte Nord della guerra, intanto, Israele ha attaccato una postazione di Hezbollah nel Libano orientale, vicino alla città di Baalbek, un’area identifica­ta come roccaforte dei miliziani filo iraniani a 100 chilometri dal confine israeliano.

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