L’esercito israeliano richiama due divisioni per i raid su Gaza
L’attacco iraniano a Israele non agevola la de- escalation nella Striscia di Gaza. Le Forze di difesa israeliane ( Idf) hanno richiamato due brigate di riservisti per condurre « missioni operative » nell’area della Striscia nei prossimi giorni, « continuare lo sforzo per difendere lo Stato di Israele e mantenere la sicurezza degli abitanti » afferma l’Idf in una nota. Hamas, intanto, ha rifiutato l’offerta avanzata da Israele la settimana scorsa al Cairo per una tregua e proposta da Stati Uniti, Qatar e Egitto. Lo hanno dichiarato in una nota l’ufficio del primo ministro israeliano e del
Mossad. « Il rifiuto dei mediatori della proposta - si legge - che prevedeva un margine di flessibilità significativamente maggiore da parte israeliana, dimostra che Sinwar ( il leader di Hamas, ndr) non è interessato ad un accordo umanitario e al ritorno dei ostaggi, e continua ad approfittare delle tensioni con l’Iran per cercare di unire i teatri e realizzare un’escalation generale » . Ieri decine di migliaia di palestinesi sfollati, per lo più donne, bambini e anziani, hanno iniziato una lunga marcia a piedi per tornare alle loro case a Gaza City e nel Nord della Striscia. Alcune famiglie hanno detto di essere state avvisate per telefono da qualcuno dell’esercito israeliano, ma Israele ha smentito. E in serata fonti mediche di Gaza hanno denunciato che le forze israeliane avrebbero sparato contro un gruppo di queste persone, uccidendone cinque.
Al fronte Nord della guerra, intanto, Israele ha attaccato una postazione di Hezbollah nel Libano orientale, vicino alla città di Baalbek, un’area identificata come roccaforte dei miliziani filo iraniani a 100 chilometri dal confine israeliano.