Comitato sicurezza, faro su Vaticano e scali Massima allerta su 250 obiettivi sensibili
Oggi la riunione al Viminale con i vertici delle forze di polizia e dell’intelligence
L’escalation della tensione tra Israele e Iran pone il dossier sicurezza al vertice dell’agenda del governo. L’Italia si blinda. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, è in contatto con i prefetti delle città italiane. I fari sono accesi. Nel pomeriggio di oggi, alle 15: 00, si riunirà il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica al Viminale, con i vertici delle forze di polizia e dell’intelligence. Sarà l’occasione per fare il punto sulle minacce e sui controlli da mettere in campo. Ambasciate e consolati, ma anche associazioni e luoghi di aggregazione vicini a Teheran. Sarà l’ennesimo “aggiornamento” degli obiettivi sensibili da tenere sotto il massimo controllo da parte delle autorità. E così, come già avvenuto dopo il 7 ottobre con strutture ed edifici riconducibili a Israele e Palestina, l’allerta è stata innalzata al massimo livello anche per le rappresentanze iraniane in Italia. Il vertice di oggi servirà per fare il punto della situazione sulla minaccia e rimodulare le misure. Il timore non è legato soltanto alle possibili proteste che potrebbero svolgersi nei prossimi giorni, ma anche alle azioni dei cosiddetti ’ lupi solitari’ o comunque di soggetti ritenuti particolarmente a rischio per la sicurezza nazionale. Per questo il Viminale procederà a un ricognizione degli obiettivi ritenuti più a rischio - ce ne sarebbero almeno 250 -, dagli uffici diplomatici fino alle sedi di associazioni o comunità legate a Teheran. Contemporaneamente proseguiranno le azioni di intelligence e antiterrorismo, mantenendo aperti i canali di comunicazione con i Paesi arabi non allineati alla politica iraniana. Restano sotto stretta osservazione sinagoghe e moschee, ma anche le sedi delle comunità ebraiche, compreso il ghetto di Roma dove l’allerta è già ai massimi livelli da mesi. La zona è blindata, ma comunque affollata anche da tanti turisti, nonostante le tensioni in Medio Oriente.
Attenzione particolare viene riposta anche all’area del Vaticano e agli aeroporti. Da sabato i voli da e per Teheran e Tel Aviv sono stati cancellati o rimandati, con i rispettivi scali a scartamento ridotto per via della chiusura degli spazi aerei. Sotto i riflettori, infine, anche le università, dove la recrudescenza delle manifestazioni pro Palestina viene monitorata costantemente ormai da mesi. Proprio per questo il 24 aprile si terrà un comitato per l’ordine e la sicurezza ad hoc, anche per ascoltare le preoccupazioni di Rettori e Rettrici dei principali atenei italiani. A preoccupare, inoltre, sono anche le manifestazioni che saranno organizzate in tutta Italia in occasione del 25 aprile. Da anni, ormai, i cortei - in particolare quello di Roma - sono terreno di scontro tra rappresentanti della Brigata Ebraica e attivisti pro- Palestina.
Ieri si è riunito il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato dal prefetto di Roma Lamberto Giannini. Un vertice, ha spiegato lo stesso Giannini, che è stato utile « a testare le misure di sicurezza che sono già molto alte in città » .