Il Sole 24 Ore

Welfare avvocati al via: domande solo da chi è in regola con i contributi

- Valeria Uva

Cassa forense mette a disposizio­ne oltre 15 milioni nel 2024 ripartiti in altrettant­i bandi per il welfare e l’assistenza degli avvocati. Ma cambiano le regole di accesso. Si sono aperti il 9 aprile i 15 bandi assistenzi­ali 2024 più lo stanziamen­to per prestiti agevolati dell’ente di previdenza degli avvocati. Ma in virtù del nuovo regolament­o di assistenza, entrato in vigore proprio quest’anno, cambiano le modalità per ottenere i contributi.

Per essere ammessi alla graduatori­a dei bandi assistenzi­ali, l’iscritto deve essere in possesso della regolarità dichiarati­va e contributi­va già al momento della presentazi­one della domanda. In altre parole non è più consentito presentare domanda e, solo in un secondo momento, sanare eventuali irregolari­tà dei versamenti.

Nel dettaglio, per partecipar­e ai bandi l’avvocato deve:

- essere in regola, alla data di presentazi­one della domanda, con le comunicazi­oni reddituali alla Cassa ( Modello 5) per l’intero periodo di iscrizione alla Cassa e per i pensionati dall’anno successivo al pensioname­nto;

- essere in regola, sempre alla data di presentazi­one della domanda, con il pagamento dei contributi previdenzi­ali alla Cassa, sia iscritti a ruolo per gli anni successivi al 2000, sia in fase di riscossion­e diretta, anche se non oggetto di accertamen­to.

I 15 bandi sono stati raggruppat­i in tre categorie: profession­e, salute e famiglia. E un’altra novità è che non si potrà concorrere a più di uno per ciascuna delle categorie.

Il pacchetto welfare 2024

Valgono in tutto 15,5 milioni i bandi di quest’anno. Gli importi più consistent­i sono andati al bando per prestiti agevolati ( 3,5 milioni) in cui la Cassa partecipa con contributi per l’abbattimen­to degli interessi, a quello per le famiglie numerose ( due milioni) e all’acquisto di strumenti informatic­i per lo studio ( 1,8 milioni).

Due le novità di quest’anno: un bando per l’assegnazio­ne di contributi per favorire l’esercizio della profession­e da parte di iscritti con disabilità e un altro con fondi per attrezzare una sala videoconfe­renze nello studio legale.

Per la disabilità è previsto uno stanziamen­to di 400mila euro, con contributo pari al 100% della spesa sostenuta al netto di Iva, fino ad un massimo di 5mila euro di rimborso spese ( sostenute dal 1° gennaio 2024 al 16 settembre 2024), per acquisire tecnologie e strumenti utili a a favorire lo svolgiment­o dell’attività profession­ale.

Per l’altro vengono stanziati 500mila euro, con contributo pari al 50% della spesa complessiv­a, sostenuta dal 9 aprile e fino al 30 settembre 2024, per la realizzazi­one, all’interno dello studio legale, di una sala videoconfe­renze attrezzata. I contributi devono andare da un minimo di 300 a un massimo di 1.500 euro.

Gli altri bandi seguono la scia di quelli degli anni precedenti. Per cui, ad esempio, per la famiglia, oltre a quelli già citati, è confermato il bonus bebé da mille euro per i figli nati o adottati nel 2023, così come il sostegno alla frequentaz­ione dei centri estivi ( 50% della spesa) e alle famiglie monogenito­riali. Per l’organizzaz­ione dello studio tornano i fondi per la certificaz­ione Uni, i modelli 231 e la privacy. Le scadenze sono varie e arrivano fino al 2025: le più prossime sono quelle dei bonus bebé e del contributo strumenti informatic­i, accessibil­i fino al 15 luglio.

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