Respirazione « olotropica » : le chance per i facilitatori
Sono laureata in psicologia clinica, ma non sono psicoterapeuta, né ho intenzione di diventarlo. L'esame di Stato è ancora in preparazione. Ho completato un corso di facilitatore per respirazione olotropica. Il riconoscimento è ottenuto da una scuola americana, non esistendo in Italia tale figura. Ho effettuato qualche seduta gratuita e di prova ( soprattutto per me) in alcuni centri yoga. Vorrei che questa diventasse la mia professione e vorrei esercitarla in autonomia in tali centri, ma soprattutto in centri di psicoterapia, in aggiunta alle loro sedute.
Quale regime fiscale potrei adottare per esercitare tale attività, tenuto conto che non avrei un mio studio, ma la eserciterei nei centri citati? Dovrei aprire una partita Iva come libera professionista o fondare un'associazione sportiva a me intestata? Infine, per questa attività occorre superare l'esame di Stato?
L'esercizio individuale di attività di consulenza - in assenza di un contratto di lavoro dipendente - può svolgersi esclusivamente nelle forme del lavoro autonomo, che sarà occasionale ( articolo 67, comma 1, lettera l, del Tuir, Dpr 917/ 1986) se si tratta di prestazioni solo saltuarie; se l'attività è abituale, si tratta di esercizio di professione intellettuale, regolata, per i redditi, dall'articolo 53 del Tuir, e soggetta all'obbligo di apertura della partita Iva, ex articolo 5 del Dpr 633/ 1972.
Non è invece configurabile l'esercizio sotto forma di associazione sportiva "intestata" alla lettrice, perché ciò costituirebbe una forma di aggiramento degli obblighi Iva e Irpef del professionista.
Quanto alla necessità di un esame di Stato, la risposta dev'essere articolata. La tecnica della "respirazione olotropica" ( in inglese holotropic breathwork) è una pratica sulla cui validità la letteratura medico- scientifica non ha ancora raggiunto un consenso generalizzato, e che non è attualmente riconosciuta dall'ordinamento italiano come attività sanitaria. Le relative prestazioni, di per sé, non sono pertanto considerate prestazioni sanitarie in Italia. L'esercizio di tale attività da parte di un soggetto che non abbia altro titolo oltre all'attestato di un corso privato