Il governo insiste: evitare l’escalation in Medio Oriente
La premier: porre fine alla crisi di Gaza. Tajani: lavoriamo per la pace
A due giorni dall’attacco dell’Iran a Israele il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto un colloquio telefonico con il Re di Giordania Abdallah II sulla situazione regionale in Medio Oriente. La Giordania - come ormai noto - ha partecipato in modo attivo con i proprio aerei nella neutralizzazione dell’attacco con droni, missili balistici e missili di crociera, accanto a Usa, Francia e Regno Unito. Il premier Meloni ha ribadito – come già contenuto nelle conclusioni della riunione del G7 di domenica pomeriggio - l’esigenza di evitare un’ulteriore escalation nella regione, ma anche l’importanza di porre fine alla crisi a Gaza, « continuando a lavorare per un cessate il fuoco immediato e sostenibile e per il rilascio degli ostaggi da parte di Hamas » . Inoltre si è discusso della risposta alla crisi umanitaria a Gaza « che vede la Giordania svolgere un ruolo di primo piano.
Il Presidente Meloni ha ribadito l’impegno italiano nel fornire assistenza umanitaria alla popolazione della Striscia » ha informato un comunicato di Palazzo Chigi. Ieri inoltre la segretaria del Pd Elly Schlein ha parlato con la premier, per affermare la condanna dell’attacco iraniano: « L’impegno della comunità internazionale dev’essere tutto teso a evitare l’escalation, far cessare il fuoco e a costruire la pace in Medio Oriente. Su questo ho già sentito la Presidente del Consiglio per esprimere tutta la nostra preoccupazione e offrire collaborazione nell’interesse dell’Italia » ha detto la leader del Pd.
In serata il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e della Difesa, Guido Corsetto, sono intervenuti in audizione presso le commissioni esteri riunite. « Occorre ora evitare un’ulteriore escalation e un’estensione del conflitto. Il governo italiano lavora per la pace. Esortiamo tutti a dar prova di moderazione. Servono dialogo e senso di responsabilità. Stiamo tenendo una fitta rete di contatti con i Paesi alleati del G7, dell’Unione Europea, della Nato e con i principali partner regionali, proprio per favorire una de- escalation » ha affermato Tajani, « condanniamo con la massima fermezza gli attacchi dell’Iran e dei suoi alleati e sosteniamo pienamente il diritto di Israele ad esistere e a difendersi. Lo
Stato ebraico non può essere attaccato costantemente. La sopravvivenza e la sicurezza di Israele rimangono una nostra priorità. Come lo sono il cessate il fuoco a Gaza e l’obiettivo di due popoli e due Stati » .
Per il ministro degli Esteri « è positivo che l’Iran consideri esaurita la propria risposta all’attacco israeliano contro la cancelleria consolare iraniana in Siria » . Ora l’Italia chiede che l’Iran e i gruppi affiliati « cessino i loro attacchi. Siamo pronti ad adottare ulteriori misure in risposta ad eventuali nuove iniziative destabilizzanti. Auspichiamo che, forte della vittoria militare, Israele voglia far prevalere il buon senso desistendo da ulteriori reazioni che potrebbero innescare una spirale di violenza dannosa per tutti » . Crosetto ha aggiunto: « Non sono e non voglio dirmi pessimista, ma di certo sono preoccupato: la reazione di Israele potrebbe esserci e una nuova spirale di violenza e di guerra si potrebbe ancora innescare. Il paradosso solo apparente - ha osservato Crosetto, che ha informato di
Crosetto: l’estensione della guerra alterera l’economia. Meloni: « Mi ha fatto piacere la telefonata di Schlein »
aver avuto un colloquio telefonico poche ore fa con l’omologo israeliano Yoav Gallant - è che più saremo vicini e rassicureremo Israele sulla nostra amicizia e il nostro supporto, più Tel Aviv si sentirà tutelata e riterrà meno necessario agire in modo plateale e rendere visibile la sua forza militare. Occorre evitare che Israele ponga in essere una reazione che scateni una escalation, facendo giungere il Medio Oriente a un punto di non ritorno » .
Un allargamento del conflitto nel Medio Oriente, sommato alla guerra in Ucraina, provocata dall’aggressione russa - ha sottolineato Crosetto – « non sarebbe un rischio solo per l’Italia, sarebbe un rischio per il mondo, che altererebbe il corso dell’economia, impattando sulla nostra sicurezza e sulla nostra vita di tutti i giorni » . E ha aggiunto: « Il risultato dell’attacco è stato quasi nullo, ma solo la poderosa difesa aerea antimissile in dotazione ad Israele ha impedito danni sostanziali, contro qualsiasi altra nazione l’attacco sarebbe stato micidiale. Questa difesa d’Isreaele è costato un miliardo di dollari per qualche ora di difesa » . E ha aggiunto: « I nostri militari non sono obiettivi deliberati, ma permane il rischio di un loro coinvolgimento, seppur non intenzionale, nello scambio di fuoco tra le parti » .