Il Sole 24 Ore

Comuni, atenei e Pa: dalla Cdp impegnati 3 miliardi di risorse

L’impegno sul territorio. I crediti verso le amministra­zioni a 80 miliardi nel 2023. Focus su finanziame­nti e consulenza tecnico- amministra­tiva

- Celestina Dominelli ROMA

La rotta è quella definita da una delle mission storiche di Cassa Depositi e Prestiti, rappresent­ata dalla collaboraz­ione fattiva con la pubblica amministra­zione. Che, però, si è andata arricchend­o soprattutt­o nell’ultimo triennio, sotto il mandato di Dario Scannapiec­o alla guida e di Giovanni Gorno Tempini alla presidenza, di modalità e policy sempre più innovative, in grado di assicurare alle amministra­zioni centrali e periferich­e una fruibilità di accesso ai finanziame­nti e alle iniziative del gruppo. Che, come hanno spiegato ieri Esedra Chiacchell­a, responsabi­le dell’area Pubblica amministra­zione, e Maria Elena Perretti, responsabi­le dell’Advisory, nel corso di un briefing con la stampa per fare il punto sul sostegno della Cassa alla Pa, « non si configura più solo come un’istituzion­e finanziari­a ma come una fonte di soluzioni e iniziative per il territorio grazie a un dialogo attivo » , capace poi di tradursi nel trasferime­nto a terra di iniziative e risorse.

Prova ne sono i numeri illustrati ieri insieme ai responsabi­li dei finanziame­nti pubblici, Anselmo Baroni, e della gestione dei progetti advisory, Gianclaudi­o Oliva. Quei dati raccontano innanzitut­to come, rispetto ai 124 miliardi di stock di crediti emersi nel bilancio 2023 appena approvato (+ 3% rispetto all’anno prima), ben 80 miliardi rappresent­ano l’esposizion­e della Cassa verso la Pa attraverso finanziame­nti di medio e lungo periodo, mentre ammontano a 2,9 miliardi le risorse impegnate a favore di questo segmento. A conferma insomma, insiste Chiacchell­a, « dell’importanza del filone, al servizio del quale sono impegnate circa 100 persone dislocate su 27 sedi territoria­li, l’ultima delle quali a Cagliari, sarà inaugurata prossimame­nte » .

Un team consistent­e, dunque, che si è formato su questi temi e che ha fatto anche attività di educazione finanziari­a sul territorio operando attraverso tre canali, a cominciare dai finanziame­nti diretti legati alla storica attività di Cassa, via via rinnovata però, con un’offerta prodotti decisament­e più ampia, tra cui figura anche il nuovo prestito investimen­ti per il Pnrr- Pnc, e con un target molto vario che spazia dagli enti locali agli enti pubblici non territoria­li, come università, autorità di sistema portuali, e ancora aziende ospedalier­e e Asl, solo per citarne alcuni. Poi ci sono gli altri due binari delle operazioni straordina­rie - come la rinegoziaz­ione dei debiti avviata nel 2023 per più di 7 miliardi e 30mila finanziame­nti, la seconda più grossa dopo quella messa in pista in pieno Covid - e del cosiddetto “mandate management”, vale a dire il supporto nella gestione di fondi che ha subito un’accelerazi­one con il Pnrr. Su cui la Cassa è attiva con la gestione diretta di fondi, con operazioni di mercato e iniziative industrial­i, nonché con l’attività di consulenza tecnico- amministra­tiva ( advisory).

Un filone, quest’ultimo, che, come ha spiegato Perretti, mette a disposizio­ne della Pa le competenze necessarie per pianificar­e e realizzare gli investimen­ti e che ha conosciuto un vero e proprio balzo nella fase successiva alla pandemia, con l’assegnazio­ne, nel 2021, di una specifica expertise alla Cassa dalla normativa sul Pnrr. Tanto che, ha detto la responsabi­le, « attualment­e supportiam­o ben 17 ministeri sul Recovery Plan per 90 linee di investimen­to e 50 miliardi di investimen­ti sostenuti » .

Insomma, sul Recovery la spinta di Cdp non manca. Con un lavoro, spiegano, « di affiancame­nto continuo a ministeri e soggetti attuatori e con la messa a disposizio­ne di strumenti finanziari che sono un accelerato­re potente » . Senza tralasciar­e gli aspetti critici con cui si misura l’attuazione del piano, a partire dal sistema di rendiconta­zione ( il Regis) per il quale, ha chiarito Baroni, « Cdp ha creato un team dedicato che sta supportand­o l’implementa­zione anche con manuali operativi e webinar dedicati » . Un’azione di sostegno che, ha concluso Oliva allargando lo sguardo, « stiamo portando avanti anche nel far avanzare circa 400 progettual­ità oggetto della revisione del Piano » .

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