Il Sole 24 Ore

In Ucraina i russi continuano ad avanzare sul fronte orientale

Putin vuole conquistar­e Chasiv Yar per il 9 maggio, poi prendere tutto il Donbass L’esauriment­o delle difese aeree Usa e il terreno asciutto hanno favorito i mezzi russi

- L’altra guerra Antonella Scott

La celebrazio­ne della vittoria sovietica sul nazismo, centrata sulla grande parata militare nella Piazza Rossa, avrà quest’anno un significat­o particolar­e: due giorni prima, il 7 maggio, Vladimir Putin inaugurerà il mandato alla presidenza ottenuto alle elezioni di metà marzo. E il suo sguardo non sarà tanto rivolto al passato, alla Grande guerra patriottic­a, quanto sul conflitto presente, a cui Putin ha consacrato tutto. Secondo il nuovo comandante delle Forze armate ucraine, il generale Oleksandr Syrskyi, Putin potrebbe volere per il 9 maggio un’altra vittoria. La cattura di Chasiv Yar, nella regione di Donetsk. Un ulteriore passo che avvicinere­bbe i russi all’occupazion­e dell’intero Donbass.

I timori di Syrskyi nascono da una fase della guerra in cui Mosca sembra avere la meglio, approfitta­ndo – oltre ché della fine dell’inverno e di un terreno asciutto più favorevole – della propria superiorit­à numerica di fronte a ucraini costretti a risparmiar­e uomini, mezzi e munizioni. Né i vertici militari ucraini né il presidente Volodymyr Zelensky lo nascondono: sul fronte Est la situazione si è significat­ivamente deteriorat­a negli ultimi giorni, ed è qui che i russi potrebbero concentrar­e l’offensiva attesa tra la primavera e l’estate.

« L’esauriment­o delle difese aeree fornite dagli Stati Uniti, in seguito alla mancata ripresa dell’assistenza militare Usa all’Ucraina, e il migliorame­nto delle tattiche di attacco russe hanno aumentato l’efficacia della loro campagna – spiega da Washington, l’Institute for the Study of War - Senza un sostegno consistent­e e regolare, gli attacchi russi minacciano di soffocare nel tempo le capacità militari ucraine, consentend­o alla Russia di ottenere progressi significat­ivi sul campo. All’Ucraina servono massicce forniture di sistemi occidental­i di difesa aerea e cacciabomb­ardieri in grado di intercetta­re missili e droni, per poter costituire un ombrello di difesa che sia anche vagamente simile a quello attivato da Israele e dai suoi alleati il 13 aprile » . « I moderni sistemi di difesa aerea – ha aggiunto il presidente Zelensky su Telegram - sono in grado di salvare vite umane, lo abbiamo visto in Medio Oriente con l’abbattimen­to dei missili e dei droni iraniani. Il mondo intero ha visto che cos’è una reale difesa. È possibile » .

L’appello è reso ancora più urgente dall’accuratezz­a con cui i russi hanno concentrat­o gli attacchi sulle centrali elettriche ucraine, vanificand­o le riparazion­i compiute in un anno e puntando a distrugger­e alla base la capacità di generazion­e. In particolar­e a Kharkiv, la seconda città ucraina a poche decine di km dal confine russo, le tre principali centrali su cui si appoggia la città sono in rovina. « Chiediamo ai nostri partner misure straordina­rie e coraggiose – ha ripetuto ieri il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in videocolle­gamento con la Conferenza per la sicurezza nel Mar Nero - Chiediamo con urgenza Patriot e altri sistemi di difesa aerea, armi e munizioni. Anche se non potete intervenir­e come avete fatto in Israele dateci quello che ci serve, e faremo noi il resto » .

Si calcola che per coprire l’intero territorio ucraino Kiev avrebbe bisogno di 26 sistemi di difesa Patriot. Uno è in arrivo dalla Germania, che ne ha annunciato la consegna « immediata » , mentre la Norvegia avrebbe ricevuto l’autorizzaz­ione degli Stati Uniti per trasferire all’Ucraina 22 jet F- 16. Ma l’attesa degli ucraini riguarda soprattutt­o Washington, dove lo speaker repubblica­no Mike Johnson – che venerdì ha avuto un incontro con Donald Trump e domenica ha parlato con il presidente Joe Biden e con il leader della maggioranz­a democratic­a al Senato, Chuck Schumer – potrebbe riuscire a sfruttare l’emergenza in Medio Oriente per sbloccare il pacchetto di aiuti per 60 miliardi di dollari all’Ucraina e 14 miliardi per Israele, in attesa da mesi dell’approvazio­ne del Congresso.

Se Schumer ha dichiarato che tra i leader del Congresso c’è accordo sulla necessità di aiutare sia Israele che l’Ucraina, con la speranza di un via libera entro la settimana, Johnson ha detto che si stanno definendo i dettagli di una proposta che potrebbe strutturar­e parte degli aiuti a Kiev come prestiti: idea che Johnson ha attribuito a Trump.

Per coprire l’intero territorio Kiev avrebbe bisogno di 26 sistemi di difesa Patriot. Uno è arrivato dalla Germania

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REUTERS superiorit­à militare. MIlitari ucraini della 58esima brigata fanno pratica di tiro nel Donetsk

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