Il Sole 24 Ore

Premio Leonardo per il Made in Italy a Pietro Salini

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Una data simbolo per celebrare il Made in Italy: il giorno della nascita di Leonardo, il genio fiorentino che è stato insieme artista, scienziato, inventore e innovatore. A lui si è ispirato per la scelta del nome il Comitato Leonardo, voluto nel 1993 da Confindust­ria, Ice e un gruppo illuminato di imprendito­ri, artisti, personaggi della cultura, scienziati. E ieri, nella Giornata nazionale del Made in Italy, promossa dal Mimit, come ha sottolinea­to il ministro, Adolfo Urso, il Comitato Leonardo ha conferito cinque premi: il Premio Leonardo è andato a Pietro Salini, amministra­tore delegato di Webuild, un gruppo che fattura 10 miliardi, ha in portafogli­o ordini per 64 miliardi, porta da decenni, realizzand­o infrastrut­ture, il nostro paese nel mondo; il Premio Leonardo Internatio­nal a Ilya Yuffa presidente di Lilly Internatio­nal, prima azienda farmaceuti­ca al mondo per capitalizz­azione che ha il suo cuore in Italia, in particolar­e a Sesto Fiorentino ( si veda intervista i ntervista accanto). Oltre a questi due protagonis­ti indiscussi sono state premiate, con i Premi Qualità Italia, realtà di spicco dell’imprendito­ria giovanile e femminile, simbolo di un Made in Italy capace di innovare e rinnovarsi: Bending Spoons, azienda tecnologic­a attiva nel campo dell’intelligen­za artificial­e, il cui è ad Luca Ferrari; Progetto Quid, con la vice presidente Valeria Valotto, azienda sociale che si occupa di inclusione lavorativa di persone a rischio esclusione dal mercato del lavoro, specie donne; la Sitael, azienda che lavora nel campo dell’aerospazio, con satelliti di nuova generazion­e, con l’ad Chiara

Pertosa. L’evento si è tenuto nella Sala Zuccari, al Senato. « Il Made in Italy è una sintesi di competenze, creatività e innovazion­i, è più del paese dove è prodotto. È una realtà che continua ad evolversi attingendo all’energia dei giovani, della cultura, della scienza di tutto il mondo ma restando unica. Inoltre l’Italia è speciale per le sue maestranze, perché ci sono gli italiani: le capacità che esprimono le dobbiamo traslare sui giovani, questo ci farà essere sempre competitiv­i » , ha detto il presidente del Comitato Leonardo, Sergio Dompé, ieri ha annunciato l’avvio di “Open Factory”, iniziativa rivolta a tutte le aziende socie del comitato, affinché aprano le porte per coinvolger­e i giovani e le scuole. Le prime ad aver aderito sono Amarelli e Ferrari. Ieri era presente Matteo Lunelli, presidente e ad delle Cantine Ferrari, nel ruolo di presidente di Altagamma. Per Confindust­ria era presente la vice presidente per l’Internazio­nalizzazio­ne, Barbara Beltrame Giacomello. « Leonardo meglio di chiunque altro ha coniugato cultura, storia, scienza, tecnologia e innovazion­e. A breve presenterò la legge quadro sulle tecnologie abilitanti e la legge quadro sulla space economy. L’uomo resta al centro: per la Giornata del Made in Italy abbiamo scelto l’Uomo Vitruviano di Leonardo » , ha detto Urso, quantifica­ndo in 700 miliardi il peso per il paese del Made in Italy tradiziona­le, di cui 420 miliardi di export. « Il Made in Italy va difeso, garantito e incentivat­o, farlo – ha sottolinea­to il presidente del Senato, Ignazio La Russa, - spetta alla politica » .

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