Via alla prima federazione di Confindustria sui servizi intellettuali
A Roma la presentazione di Confindustria Professioni e Management
Aggregare le principali realtà associative che rappresentano in Italia tutti i servizi derivanti da contributo intellettuale con l’obiettivo di realizzare « una più significativa e consistente presenza del terziario avanzato » ( all’interno del sistema Confindustria). È questa la sfida di Confindustria Professioni e Management, la prima federazione confindustriale delle imprese di servizi “Head Made”, presentata ieri a Roma nelle splendida cornice della sala del Carroccio in Campidoglio.
Nata formalmente la scorsa estate, la federazione include le associazioni Assoconsult ( che raggruppa le società di consulenza più importanti nel Paese) e Oice ( le organizzazioni italiane di ingegneria, architettura e consulenza tecnico- economica). A queste due sigle ieri si è aggiunta ufficialmente Una- Aziende della Comunicazione Unite ( che guarda a tutto il mondo della comunicazione). Complessivamente la nuova realtà associativa rappresenta quasi 800 imprese per 150mila lavoratori ( di cui la stragrande maggioranza sono giovani under30), ponendosi, così, concretamente, come “catalizzatore” per il progresso e l’innovazione in ogni area consulenziale, favorendo l’integrazione delle diverse competenze professionali e contribuendo allo sviluppo di un tessuto industriale e sociale resiliente e sostenibile.
« Il nostro primo obiettivo sarà quello di diventare un interlocutore strategico per le istituzioni ed i nostri stakeholder, avendo così un ulteriore impatto su tutti i settori industriali, attraverso l’aumento della competitività dei nostri professionisti e incidendo favorevolmente sullo sviluppo e la promozione del sistema Paese - ha sottolineato Giorgio Lupoi, presidente di Confindustria Professioni e Management e numero uno di Oice -. Il made in Italy ha molto a che fare con l’ingegno, oltre a food, design e moda. E quello italiano è riconosciuto in tutto il mondo » .
« Fare servizi significa fare industria - ha aggiunto Luigi Riva, vicepresidente di Confindustria Professioni e Management e presidente di Assoconsult -. E i nostri servizi, abbiamo calcolato, hanno un tasso di produttività di 2,5 volte maggiore di quello industriale. Possiamo quindi dare un contributo ad innalzarla. La formazione interdisciplinare e continua, la standardizzazione e regolamentazione delle pratiche professionali, lo sviluppo della ricerca per soluzioni sempre innovative, la promozione della responsabilità sociale ed etica, incoraggiando pratiche sostenibili e principi di equità e giustizia, sono di fatto il focus del nostro lavoro » .
Tra le azioni che la federazione punta ad avviare subito, ha confermato Marco De Amicis, dg di Confindustria Professioni e Management, il tavolo sul contratto unico di lavoro per il settore dei servizi e un’asse più forte con il CsC ( Centro studi Confindustria) per produrre analisi sulla evoluzione dei diversi settori, diventando, per questa via, ancora più rappresentativa di un comparto industriale e culturale, in grado di garantire servizi in settori strategici e funzionali nel contesto produttivo italiano.
« In questi anni, Una è cresciuta
‘ La nuova realtà associativa rappresenta quasi 800 imprese per 150mila lavoratori
molto grazie alle tante attività associative, alle numerose adesioni di aziende e alle decisioni importanti prese coraggiosamente a livello nazionale e territoriale – ha chiosato Davide Arduini, neo vicepresidente di Confindustria Professioni e Management e presidente di UnaAziende della Comunicazione Unite –. Per questo sentiamo la necessità come associazione di giungere a un nuovo livello di rilevanza che sia espressione di questa evoluzione. La nuova federazione è infatti rappresentativa di questo upgrade che Una è pronta a sostenere, attraverso nuove sfide e obiettivi più ambiziosi, come quello di ricoprire un ruolo distintivo e decisivo nella politica economica del Paese » .